Roma

Roma, bimbi a digiuno, sciopero delle mense scolastiche confermato per venerdì

"Criticità negli ambienti di lavoro, attrezzature insufficienti, problemi con i contratti e organico insufficiente per i pasti da erogare"

Venerdì 24 marzo i bambini delle scuole di Roma resteranno a digiuno: gli operatori delle mense scolastiche hanno confermato lo sciopero. E così saranno circa 4500 gli operatori  che incroceranno le braccia, in asili nido, scuole materne, scuole elementari e medie.

Ad annunciare e a confermare lo sciopero sono state le sigle sindacali CLAS, Ugl, Confsal, Confintesa e Cub. I sindacati avevano inviato una lettera con una dura presa di posizione a Gualtieri, al prefetto Frattasi, alla ministra del Lavoro Marina Calderone, alla Commissione di garanzia sullo sciopero dei servizi pubblici e alle aziende titolari del servizio delle mense scolastiche a Roma. Non avendo riscontrato novità nelle trattative, i sindacati hanno confermato l'agitazione.

Una rappresentanza dei lavoratori delle mense scolastiche si presenterà nella piazza del Campidoglio per protestare, a partire dalle ore 10.

Le motivazioni dello sciopero

Molte sono le ragioni che hanno spinto alla protesta i lavoratori di questo settore. “Difficili condizioni in cui si trovano ad operare migliaia di addetti del settore delle mense scolastiche” si legge nel comunicato con cui viene annunciato lo sciopero di venerdì. “Criticità strutturali - si legge ancora - inefficienza degli ambienti e delle attrezzature, incongruità tra carichi di lavoro, parametri orari contrattuali pro capite e mancato rispetto delle professionalità e dei livelli di inquadramento contrattuale individuale. Infine, criticità rispetto all’applicazione dell’art. 14 del capitolato d’appalto, che disciplina l’organico minimo di personale computato in base al numero dei pasti da erogare e distribuire”.