Roma, cala il mattone. Nel primo trimestre 2018 meno vendite e case in ribasso
Resiste il mercato del piccolo taglio in centro storico, al di sotto dei 500 mila euro, ad uso investimento, adatto a diventare case-vacanza
Buone notizie per chi intende comprare casa a Roma: nel primo trimestre 2018 il valore del mattone nella città eterna ha registrato ancora un calo (-0,9%); uno “sconto” ulteriore rispetto all’anno precedente per chi abbia scelto la capitale per investire, grazie dal calo della domanda (-1,9% nel primo trimestre 2018).
La zona più richiesta rimane il centro storico, quasi stabile rispetto al passato (-0,5%): da piazza del Popolo andando verso via del Babuino, ancora si è disposti a spendere sugli 8.000 euro al metro quadro, sfiorando, per gli immobili di particolare pregio, i 9.000 euro. Per pochi eletti rimane il mercato di Piazza di Spagna, fuori mercato per i comuni mortali, con punte di 15 mila euro al metro quadro. Fontana di Trevi, via Veneto, piazza Navona e Pantheon, fino al ghetto ebraico, sono i siti più gettonati, per chi ha aperto la caccia all’immobile adatto a cavalcare l’onda del fenomeno degli affitti transitori, usando ormai i popolarissimi siti dedicati come Airbnb e Booking.
Mentre per chi è disposto a farsi una passeggiata di un paio di chilometri per raggiungere il cuore della città eterna, partendo da via Pinciana, dai Parioli o da via Salaria, pur rimanendo in centro, riesce a strappare prezzi più abbordabili, che oscillano dai 5000-6000 euro. Particolarmente apprezzati i palazzi di stile umbertino concentrati in zona Prati, da via Cassiodoro, fino a Via Tacito passando per Piazza Cavour, o Porta Pia, per chi è in cerca della “prima casa”, ed è disposto a spendere 6-7000 euro al metro quadro. Stesso budget da mettere in campo per chi considera un acquisto al Flaminio, Ponte Milvio- Belle arti. E’ qui che cerca chi vuole trasferirsi con la famiglia, dove pullulano le iniziative sportive, culturali e ricreative, e dove, girando l’angolo del palazzo, si raggiungono spazi ricreativi, impianti sportivi, biblioteche, e spazi espositivi come il Maxxi.
In ascesa anche l’appio Claudio, grazie ai collegamenti di trasporto, con fermate metro a portata di mano.
Infine, il fanalino di coda della richiesta abitativa targata 2018 è San Giovanni – Roma Est (con un calo del -2%), sia perché si tratta per la gran parte di immobili anni ’50 da ristrutturare, sia perché è una zona interessata da massicce dismissioni degli enti previdenziali. Qui il mercato ha raggiunto il minimo storico, con punte di 2000 euro al metro quadro, mettendosi al pari di zone periferiche del litorale, o di Roma sud.
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