Roma

Roma, calo del fatturato per il 32% delle imprese: dati shock della Cciaa

I dati della Camera di Commercio di Roma mostrano che solo il 18% delle imprese prevede un aumento di fatturato: pesano caro bollette e aumento dei prezzi

Il 32 % delle imprese romane prevede un calo del fatturato per il 2023. Il 49% prevede di mantenersi stabile e solo 18% si aspetta un aumento. Sono i dati shock raccolti dall'Osservatorio permanente della Camera di Commercio di Roma. A pesare sono la guerra in Ucraina, l'aumento dei prezzi delle materie prime e il caro bollette. 

“La situazione economica - ha detto Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma - è molto complessa  e volatile. Il tessuto produttivo romano si confronta con uno shock energetico di portata storica, ma resta vitale. Resta fondamentale il sostegno del Governo e delle istituzioni ed è decisivo sfruttare al massimo il Pnrr per compiere salti di qualità in vista di strategici eventi internazionali come il Giubileo del 2025 e Expo 2030”.  

Il 38% subirà un calo di fatturato nel 2022

Il 38% delle imprese romane si appresta a chiudere il 2022 con un calo del fatturato. Il 40% si manterrà stabile e solo il 22% chiuderà con un aumento. Il 71% delle imprese analizzate non ha assunto lavoratori, né ne ha persi. Il 13% ha aumentato il numero dei propri lavoratori, mentre il 16% l'ha diminuito.

Gran parte delle imprese giudica insufficienti le misure messe in campo dalle istituzioni per fronteggiare la crisi: nel 62% dei casi non hanno avuto effetto.

A pesare su questi risultati è l'aumento dei costi dell'energia (un problema per il 57% delle imprese), il carico fiscale (67,5%), l'aumento dei prezzi delle materie prime, l'inflazione (segnalata come problema dal 62,4%) e la conseguente riduzione della domanda (57,8%). Le imprese hanno quasi tutte adottato la strategia della diminuzione dei consumi per far fronte all'aumento dei costi. Il 37% delle imprese ha dovuto ridurre il proprio consumo energetico, mentre il 30% ha dovuto ridurre anche gli investimenti. Il 65% ha dovuto anche aumentare i propri prezzi.

Previsioni non rosee per il 2023

Il 32,2% delle imprese coinvolte nell'indagine prevede di diminuire il proprio fatturato nel 2023, mentre il 49,5% auspica di mantenerlo stabile rispetto al 2022. Solo il 18,3% si aspetta un aumento del fatturato. In generale per far fronte all'aumento dei costi da sostenere il 79% delle imprese analizzate si troverà costretta ad aumentare i prezzi per il 2023 e tra queste il 10% li aumenterà più di quanto li abbia già aumentati nel 2022.

Le imprese coinvolte nell'indagine

L'indagine è stata condotta nella settimana tra il 23 novembre e il 1° dicembre ed è stata compiuta su 500 imprese romane considerate rappresentative delle attività economiche della città. Due terzi di queste imprese ha la propria sede in città, mentre le altre ce l'hanno in altri Comuni della Città Metropolitana. L'85% delle imprese coinvolte nell'indagine ha non più di 9 dipendenti, il 12% ne ha tra 10 e 50, e solo il 2,8 ne ha più 50. Si tratta quindi per la maggior parte di piccole o medie imprese.