Roma, caos 25 aprile: la Comunità Ebraica boicotta il corteo e attacca l'Anpi
La Comunità Ebraica non sarà al corteo a causa della partecipazione palestinese
Festa del 25 aprile nella bufera. La Comunità Ebraica annuncia il dietrofront sul corteo congiunto ed attacca l'Anpi: "Non ha voluto prendere posizione ufficiale”.
A scatenare la rottura con Anpi e Campidoglio l'annuncio di della Comunità palestinese, che nella giornata di lunedì ha dichiarato di voler partecipare "con kefieh e bandiere" contro ogni tipo di oppressione, anche quella di Israele. Una decisione che ha scatenato la reazione furioso della Comunità Ebraica, che si recherà il 25 aprile, ore 9:30, alle Fosse Ardeatine e successiva a via Tasso ricordare la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, ma non si unirà al corteo.
"L'Anpi, nonostante gli accordi - sottolinea la Comunità Ebraica - non ha voluto prendere una posizione ufficiale e definitiva in merito a presenze organizzate di associazioni palestinesi e filopalestinesi con simboli estranei allo spirito del 25 aprile. Non basta una nota ambigua in cui si invitano tutti a partecipare, perche' in questa giornata bisogna portare rispetto alla Storia e ai suoi protagonisti. L'equidistanza tra i simboli di chi combatteva con i nazisti e quelli della Brigata Ebraica è inaccettabile e antistorica e se l'Anpi non ha la forza e la volontà di delegittimare la presenza di questi gruppi viene meno il senso di una manifestazione unitaria. Siamo grati alla Sindaca di Roma Virginia Raggi per l'impegno profuso in questi mesi nel tentativo di favorire un corteo unitario in occasione di questa Festa e ci rammarichiamo che, nonostante l'impegno dell'amministrazione, non sia stato possibile tornare a corteo unitario, ma purtroppo non ci sono le condizioni".