Roma: centro storico, caos rifiuti. Annullato l'appalto alla Coop 29 giugno
Appello dell'Ama a bar, ristoranti e negozi del centro storico di Roma: “Lasciate in ordine i rifiuti”
Ama, il disastro rifiuti di Roma esplode nel centro storico. Da oggi 1 ottobre nei Municipi I, II, III e XV è sospesa la raccolta differenziata per bar, ristoranti e negozi. L'Ama ha deciso di risolvere il contratto con la Coop 29 giugno, per “continui e gravi disservizi.
Le decisione è arrivata nella tarda serata di domenica, con un comunicato ufficiale nel quale Ama spiega le ragioni della decisione presa con massima urgenza: “A causa dei gravi e reiterati disservizi, che negli ultimi mesi hanno anche prodotto degrado e un impatto negativo sul decoro, Ama ha contestato ad oggi alla cooperativa uscente penali per circa 3 milioni di euro, con riserva di quantificare e richiedere ogni altra voce di danno".
Dunque, raccolta sospesa e “stato di emergenza rifiuti” con la raccolta effettuata “con propri mezzi e personale giri di raccolta supplementari presso le utenze commerciali affidate fino ad oggi alla cooperativa”.
Così Ama ancora una volta invece di garantire il servizio, si affida alla buona volontà degli esercenti commerciali e chiede aiuto: “In attesa che sia completato, come annunciato, il censimento già avviato sulle utenze ai fini del collocamento dei nuovi kit di raccolta, dotati di tag per il controllo delle quantità raccolte presso ogni singola utenza, essenziale per la messa a punto dei nuovi servizi, addetti Ama avviseranno gli esercenti raccomandando un conferimento ordinato dei materiali differenziati. Nel Centro storico monumentale, in particolare, si ricorda ai bar, ristoranti e negozi che oltre al passaggio degli addetti sono anche a disposizione - la mattina e la sera - le piazzole per il conferimento di organico, vetro, carta e cartone, plastica e metalli".
Sul fronte degli addetti della 29 giugno, l'azienda spiega che, “In virtù delle clausole di salvaguardia inserite da Ama nel nuovo appalto, tra l'altro, è prevista la tutela dei lavoratori già impegnati nella differenziata delle utenze commerciali. Una condotta gestionale assolutamente inadeguata alla portata del servizio e gravemente lacunosa da parte della cooperativa, esecutrice per conto del CNS, hanno costretto già nei mesi scorsi a far intervenire più e più volte le maestranze Ama nei prelievi dei materiali teoricamente assegnati alla cooperativa. Da qui la inevitabile decisione di risolvere il contratto da parte di Ama, che nel frattempo prosegue a tappe veloci con il programma di implementazione della nuova differenziata che porterà le utenze commerciali servite con prelievo mirato dalle attuali circa 20mila ad oltre 85mila".
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