Roma

Roma, cinema "pazzo" per l'aeroporto. Tutti i segreti del Leonardo Da Vinci

di Claudio Roma

La porta di Roma sui cieli del Mediterraneo, l'aeroporto Leonardo da Vinci identificato con il territorio su cui è stato edificato per le Olimpiadi del 1960 (Fiumicino), catturato nei fotogrammi dei film di ottanta registi. Un lavoro certosino realizzato dal giornalista Giulio Mancini appassionato di cinema e del litorale romano, confluito nel volume "Ciak si vola" pubblicato da "Il librario". Lo scalo principale della Capitale compie cinquantacinque anni e il volume è un omaggio alla sua grandezza e a un periodo felice della storia del Paese.
Un volume con un generoso apparato di foto d’epoca, di storie, di statistiche e di aneddoti. Per le città, l’aeroporto è una porta d’ingresso. Anche se simili per disposizione e logistica (non luoghi), per arredo e funzionalità, un po’ cattedrali laiche un po’ padiglioni fieristici, gli scali aerei introducono alla realtà del posto. Per Roma Caput Mundi, cattedra del Cristianesimo, cuore del Mediterraneo, memoria fisica dell’Impero, è il “Leonardo da Vinci” a fare da porta d’ingresso, un varco delle meraviglie affacciato sul mare, circoscritto da una cornice di verde lentamente rosicchiato dalla città che cresce. Dalle tre piste disegnate tra la spiaggia e le autostrade, tra la ferrovia e la foce del Tevere, Roma decolla verso il resto del mondo e accoglie la comunità dei visitatori: turisti, studenti, lavoratori sulle ali della conoscenza e dell’impegno.
Spazio da sogno e produzione, da suggestione e operatività, il “Leonardo da Vinci” è un luogo-non-luogo ideale per la settima arte, il cinema. “E’ inevitabile se si parte o si arriva per la villeggiatura, transitare per un aeroporto. E, quindi, in quasi tutti quei film in cui la storia ruota intorno al tema “vacanza”, quella location è presente” sintetizza Neri Parenti nella prefazione al libro, regista che di vacanze di successo cinematografico se ne intende, uno dei tanti direttori di film che hanno scelto Fiumicino per i loro lavori. Il libro ne presenta ottanta, con immagini tratte dalla pellicola e foto dirette dei personaggi nello scalo. Storie a volte di grande successo, altre meno, che hanno il merito di raccontare i cambiamenti del costume e del modo di vivere il viaggio in aereo, di rappresentare le modifiche subite dall’aeroporto per rispondere sempre meglio alle mutate esigenze dei passeggeri. Uno scenario per registi del calibro di Luigi Zampa, Dino Risi, Luigi Comencini, Woody Allen, Sergio Corbucci, Michelangelo Antonioni, Mario Bava, Citto Maselli, Steno ed il figlio Carlo Vanzina, Luciano Salce e per interpreti famosi come Alberto Sordi, Carlo Verdone, Silvana Mangano, Tomas Miliam, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida, Shelley Winters, Telly Savalas, Bruce Lee, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Soraya, Christian De Sica, Massimo Boldi, Senta Berger.