Roma città aperta. In via della Conciliazione tavolata solidale da 650 persone
Sabato 20 ottobre associazioni e volontari offriranno il pranzo
Maxi tavolata solidale da 650 posti, in via della Conciliazione arriva la prima edizione di "Tavolata romana senza Muri".
L'iniziativa co-organizzata da Municipio I Centro Storico e da Focsiv - Volontari nel mondo, con promotori Ferpi - Federazione Italiana Relazioni Pubbliche, Iintersos e Masci - Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, si pone l'obiettivo di mettere insieme 650 persone, abitanti nella città, sedute finaco a fianco per un pranzo frugale, offerto dalle organizzazioni, ma condividendo un pensiero comune: che Roma da 2700 anni condivide, integra, include, mescola culture, tradizioni, lingue, storie e cibi nessuno escluso.
I volontari di tante associazioni nazionali e locali, oltre 200 persone, garantiranno la buona riuscita dell'evento, con tanti gruppi di artisti di strada italiani e stranieri per sottolineare la multiculturalità della Tavolata lunga 270 metri.
La Tavolata è, anche, la conclusione del Processo al non-profit un'iniziativa organizzata da Ferpi che si terrà nella mattinata di sabato, dalle 10,00 alle 12,00 presso l'Aula Magna della Lumsa, dopo quelli che si sono svolti a Milano e L'Aquila. Un'iniziativa suscitata dal bisogno di un intervento di sostegno per una diversa narrazione da parte del non profit.
“Oggi, di fronte al dramma epocale delle migrazioni, con questa iniziativa noi vogliamo riaffermare con forza l’idea che Roma debba mantenere il suo carattere di città aperta all’accoglienza, che non ha paura delle differenze di cultura o di religione ma le considera una ricchezza, uno dei valori su cui vuole costruire il suo futuro” afferma Sabrina Alfonsi, la Presidente del Municipio Roma I Centro. “In un momento storico così difficile, in cui molti soffiano sul fuoco della paura, alimentando l’intolleranza e il razzismo, noi abbiamo deciso di dare un segnale forte per far capire da che parte stiamo. Dalla parte del dialogo e della solidarietà con chi ha di meno, di chi cerca lontano dalla sua patria una possibilità di vita migliore. E abbiamo deciso di farlo con un gesto altamente simbolico, come quello di condividere il cibo”.
La Tavolata sottolinea la vocazione di Roma di non chiusura verso l'altro, verso chi arriva dalle regioni limitrofe o da luoghi lontani e lo ribadisce con un gesto che da sempre è il segno della condivisione e dell’amicizia: mangiare insieme, dividere il pane. Tutto ciò da un luogo speciale della nostra città, dove laicità e spiritualità si stringono simbolicamente la mano e abbracciano il mondo: Via della Conciliazione.
“Condivisione, convivenza, cittadinanza sono le parole per riaffermare i valori che sono alle radici del nostro operare a fianco ai vulnerabili e ai più poveri nelle tante periferie delle nostre città e del mondo, nella piena consapevolezza che un altro mondo più giusto, equo, più umano è possibile. La tavolata nasce dal bisogno di ritornare a ritrovarsi insieme intorno ad un tavolo per parlarci e per conoscerci l'uno l'altro. - ha sottolineato Gianfranco Cattai, Presidente Focisv - Un messaggio recepito da 70 associazioni e Ong locali, nazionali e internazionali che si sono messe a disposizione e hanno compreso il senso profondo della Tavolata: il superare l'io ed il tu ed il tempo del però. In un'unica prospettiva quella di una sola Umanità nella stessa Casa comune.”
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