Roma città del crimine. L'Antimafia: “E' il più grande mercato della droga”
Fiumicino e Civitavecchia i nodi del più grande smercio di stupefacenti d'Italia
"A Roma i fenomeni criminali di maggior rilievo sono molto più variegati. Nella Capitale c'è la corruzione della pubblica amministrazione, c'è la criminalità economica (fallimenti che sfociano in bancarotte fraudolente, grande evasione fiscale e altre frodi a danno dello Stato) per importi di miliardi di euro, c'e' l'eversione, ci sono il terrorismo e la criminalità politica, c'è un problema di gravi reati in materia ambientale".
E' quanto si legge nella relazione annuale del 2016 della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo presentata dal procuratore Franco Roberti e della presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi.
"Poi c'e' l'ingente fenomeno del narcotraffico. Con i suoi 3 milioni di abitanti, Roma è un grande mercato delle più diverse sostanze stupefacenti, ma è anche uno snodo: l'aeroporto di Fiumicino e il porto di Civitavecchia costituiscono altrettanti punti di ingresso consolidati per tali sostanze, destinate ad essere vendute e consumate sia in città che altrove. Tra tutti questi fenomeni criminali vi possono essere, ed effettivamente vi sono, punti di contatto o addirittura di concreto collegamento ed interazione: ne deriva la rilevanza, sul piano organizzativo e gestionale, di un perfetto coordinamento anche tra i vari settori della Procura".