Roma come le Alpi: le funivie diventano 3. Traffico, il libro dei sogni M5S
Un elenco di buone intenzioni lastrica il progetto presentato dal Comune per la mobilità sostenibile da realizzare in minimo 15 anni
Altro che funivia Boccea-Casalotti: Virgina Raggi affida all'assessore Limda Meleo il piano dei sogni anti-traffico del Comune M5S che triplica le funivie, aggiungendo quelle dell'Eur tra Magliana e piazza della Civiltà del Lavoro e la funivia su rotaia, una specie di ovovia a rotelle Jonio-Bufalotta. Alla creatività non c'è mail limite, anche per l'acronicmo com il quale è stato battezzato il libro dei sogni: Pums.
Il Pums recitato dall'assessore è un programma da far invidia a Star Trek e prevede l’adeguamento delle metropolitane A e B, l’ammodernamento della ferrovia Roma-Giardinetti, la creazione di un collegamento tra le metro A e C a Tor Vergata, la realizzazione di nuove linee tranviarie: dal tram che passerà su via dei Fori imperiali, per arrivare a Piazza Vittorio a quello che collegherà Stazione Tiburtina a Piazzale del Verano, fino alla linea Auditorium-piazza Risorgimento. Ma anche funivie a partire da Battistini-Casalotti, fino alla realizzazione di altri due progetti: la funivia di Magliana-Piazza Civiltà del Lavoro e quella su rotaie, Jonio-Bufalotta.
E lo stesso Comine definisce queste opere come “punti fermi”, che saranno inseriti nel Piano urbano della mobilità sostenibile, appunto , il Pums.
Scrive il Campidoglio: “La Giunta capitolina, tramite l’approvazione di una delibera, ha individuato il minimo di opere infrastrutturali per il breve-medio periodo, da completare poi nel processo di partecipazione con i cittadini grazie a un portale dedicato. La necessità di indicare delle opere invarianti è stata voluta dall'Amministrazione per velocizzare la progettazione e la realizzazione di alcuni interventi.
Nello specifico lo studio che ha tolto il sonno a più di qualche tecnico di fiducia del Movimento, ha individuato vari interventi da mettere in atto come i lavori di adeguamento, innovazione tecnologica, automazione e accessibilità delle lineemetropolitane A e B, il prolungamento della linea B da Rebibbia a Casal Monastero, così come il prolungamento della linea C da Lodi a Colosseo, già in corso di realizzazione.
Nel piano è previsto anche l'inutilissimo ammodernamento della linea su ferro Roma-Giardinetti, nella tratta Termini-Laziali-Centocelle e Giardinetti. Come ulteriore potenziamento del servizio è prevista la connessione fra la Metro C e la Metro A, passando per Tor Vergata. Previsti anche i corridoi della mobilità Colombo, Tor Pagnotta 2-Trigoria, Rebibbia-Polo tecnologico e quello di Tor dè Cenci e chi più ne ha più ne metta
Tra le nuove linee tram che saranno inserite nel Pums:
Fori Imperiali-Piazza Vittorio;
Stazione Tiburtina-Piazzale del Verano;
Auditorium-Ponte della Musica-Risorgimento;
Risorgimento-Venezia e Termini;
Marconi-Parco Appia Antica-Subaugusta;
Subaugusta-Ponte Mammolo.
Diventerà completamente “green” e ad emissioni zero la linea 90 Express: previsto un potenziamento delle sottostazioni per l’ampliamento del parco rotabile e l’elettrificazione della tratta Porta Pia-Termini. Sempre in tema mobilità sostenibile prevista una nuova linea filobus che collegherà Ponte Mammolo-Fidene-Sant'Andrea.
Per quanto riguarda le funivie all’interno del Pums saranno presenti la linea Battistini-Casalotti, il prolungamento su rotaie della Linea B1 Jonio-Bufalotta e il nuovo collegamento Magliana-stazione Eur Magliana-Piazza Civiltà del Lavoro.
Infine saranno inseriti interventi diffusi per l'aumento dell'accessibilità e dell'intermodalità come il nodo di scambio Libia MB1 - Nomentana FL1 e il nodo di scambio Ponte Lungo – stazione Tuscolana.
E ora il commento di Linda Meleo che si candida all'Oscar del traffico onirico: “Con questi interventi disegneremo la città del futuro – spiega l'assessore alla Citta in Movimento di Roma Capitale Linda Meleo – favorendo una mobilità su ferro sicura e interconnessa con opere a basso impatto ambientale. E' obiettivo strategico dell'Amministrazione quello di dotare la città di un sistema di mobilità competitivo con le altre capitali europee e mondiali, e recuperare nel breve-medio periodo il gap infrastrutturale storico, aggravato dall'incongruente sviluppo insediativo degli ultimi 15 anni”.