Roma

Roma come Pechino: i servizi scolastici statalizzati: liquidati i privati

Gualtieri e la sindrome da Xi Jinping: Ama riacquista le quote della Multiservizi e i servizi alle scuole diventano pubblici. Opposizioni mute

Pechino chiama, Roma risponde: e Roberto Gualtieri apre ufficialmente l'era del comunismo reale: i servizi essenziali del Comune di Roma sono ufficialmente statalizzati: pulizie, ausiliari per l'assistenza agli scuolabus, piccole manutenzioni per le scuole finiscono tutti dentro l'Ama. Addio alla Multiservizi, società mista e spazio alla gestione totale del Comune.

La Giunta comunale di Roma svolta decisamente a sinistra, sempre più a sinistra, cancellando con un colpo alla Xi Jinping, le gare con le quali il Comune di Roma si affidava al supporto dei privati per la gestione dei servizi di supporto alle scuole, riacquistando il 49% delle quote di Multiservisi Spa, detenute da Rekeeep Spa e da Veneta Mulltiservizi Spa, aziende riconosciute “leader” nel settore dell'igiene urbana e del facility management.

La delibera di Giunta chiude l'epoca Multiservizi Spa

Via dunque i privati dalla gestione e dall'erogazione dei servizi e spazio ad Ama, notoriamente “leader nazionale nell'igiene urbana”. Questa scelta è il risultato di uno studio in stile capitalista, affidato ad un advisor esterno, che rileva la maggiore efficacia e qualità, nonché convenienza economica e sostenibilità finanziaria, della gestione diretta del servizio: il Piano Economico e Finanziario della società in house copre i costi del servizio, evita di ricorrere a bandi esterni, evita il rischio di eventuali fallimenti degli operatori privati e garantisce meglio il rispetto degli standard di qualità del servizio integrato.

La gestione pubblica è possibile ed è in linea con quanto già fatto per le scuole statali, per le quali si è già previsto di internalizzare il personale dedicato ai servizi di pulizia e ausiliariato. Lo stesso principio varrà per i nidi e le scuole comunali della nostra città anche grazie a mesi intensi di lavoro e confronto con le organizzazioni sindacali.

Ora l'esame del Consiglio comunale. Tacciono le opposizioni

La decisione del Comune di Rona nei prossimi giorni arriverà all'esame del Consiglio Comunale ma sarà un test politico: vincerà la linea Pd-Demos, oppure il gruppo Calenda, i 5 Stelle, Fdi, Lega e Forza Italia alzeranno la voce contro la delibera “pubblico è bello”?