Roma, crolla un ramo non potato e il San Camillo rimane senza ossigeno
L'ultima emergenza all'ospedale della Gianicolense, pochi giorni fa per sovraffolamento
Rami di alberi non potati piombano sulla struttura e il San Camillo rimane senza ossigeno. E anche i pazienti, soccorsi dagli infermieri con bombole e mascherine.
Si ferma la rete dell'ossigenazione all'ospedale San Camillo, uno dei più grandi di Roma. Il guasto e' stato causato dal crollo di un ramo, che si è abbattuto per per il forte vento, che ha colpito il miscelatore dell'ossigeno facendo scendere improvvisamente la pressione delle macchine ossigenatrici in tutto il nosocomio.
La conseguenza e' stato lo stop a due interventi chirurgici programmati, mentre sono entrati in funzione i sistemi di ossigenazione alternativi.
“Fino a quando non verrà risolto il problema le sale operatorie restano chiuse” hanno confermato dagli uffici amministrativi della struttura.
L’ultima emergenza solo due giorni fa per un problema di sovraffollamento: martedì alle 12.40 erano 98 i pazienti al pronto soccorso, 50 in barella aspettavano un letto, mentre fuori 10 ambulanze sostavano aspettando la restituzione delle lettighe utilizzate per far stendere i malati.