Roma, da Mozart a Beethoven: domenica in musica al Teatro Sala Umberto
Appuntamento con 5 matinée speciali, dal 18 novembre al 24 marzo 2019
Domeniche romane all'insegna della musica classica, da Morzart a Beethoven, passando per Scumann. Prende il via dal 18 novembre la "Domenica Classica" del Teatro Sala Umberto.
Cinque appuntamenti eccezionali, cinque matineéè domenicali di musica classica e cameristica, che spaziano dalla musica romana del Medioevo ai giorni nostri alla musica ungherese. Una manifestazione che ache quest'anno vanta la direzione artistica di Lorenzo Porta Del Lungo. La rassegna, che si concluderà il 24 marzo 2019, ha l’obiettivo di animare la domenica mattina romana di concerti, di diffondere la cultura musicale a un pubblico variegato e di stimolare la curiosità nei confronti della storia della musica.
Si parte domenica 18 novembre alle 11.00, primo appuntamento di Domenica Classica, con il concerto “Il canto di Roma” dell’ensemble Mare Nostrum. Furio Zanasi, baritono, Andrea De Carlo, viola da gamba e direzione, Simone Vallerotonda, liuto, tiorba e chitarra barocca, e Lucia Adelaide di Nicola, clavicembalo, accompagnano il pubblico in un percorso emozionante di musica romana, che dal Medioevo, attraverso le melodie rinascimentali e barocche, portano fino alle canzoni popolari dei nostri giorni.
La musica ungherese sarà poi la protagonista assoluta del concerto di domenica 16 dicembre 2018, ore 11.00, dal titolo “L’Ungheria aperta alle culture del mondo”. L’ensemble, composto da Ilona Balint, viola, Edina BAK, pianoforte ed Ettore Pagano, violoncello, eseguirà un repertorio composto dalla musica portata dagli zingari e dai migranti ungheresi nelle città in Europa, reinterpretata poi dai romantici, dall’opera dei compositori nazionali e dalle ricerche sulla musica etnica di Bartok e Kodaly e, infine, da due lavori inediti di Csaba Erdelyi in prima assoluta. Musiche di: F. Schubert, B. Bartòk, Z. Kodàly, F. Farkas, F. Liszt, D. Popper, G. Ligeti.
Il 10 febbraio 2019, ore 11, è la volta di “Mozart e Beethoven in trio”. Il Trio in mi bemolle maggiore per pianoforte, clarinetto e viola KV. 498, fu incluso da Mozart nel suo catalogo personale il 5 agosto 1786. Secondo un aneddoto non verificabile, il brano sarebbe stato composto da Mozart nel corso di una partita a birilli. È da qui che nasce appunto il suo soprannome di "Trio dei birilli" ("Kegelstatt-Trio"). Insieme al Trio di Beethoven, qui nella versione con clarinetto anziché violino, entrambi “viennesi“, sono stati scritti da ciascuno dei grandi compositori intorno all’età di trent’anni. In questo concerto, si accompagnano a brani dell’opera matura di Max Bruch, importante artista tedesco vicino alla sensibilità di Schumann, brani ispirati dal bel suono del clarinetto di suo figlio Felix.
Domenica 3 marzo 2019 alle 11, “Schumann e Mozart, due quartetti modello”. Il quartetto di Robert Schumann è l’unico con pianoforte che ha un ruolo da strumento solista, sorretto da un gioco delle parti degli archi concepito come un insieme orchestrale. Mentre le “Dissonanze” di Mozart è il più sorprendente quartetto del grande artista, caratterizzato da un’introduzione lenta, unica nel suo genere, e condotta in modo armonicamente avveniristico per l’epoca.
Domenica 24 marzo 2019 ultimo appuntamento di Domenica Classica con “Recital” del pianista Lorenzo Porta del Lungo. La rassegna è organizzata dall'Associazione Suono e Immagine, costituita come Onlus nel 2009, nasce a seguito delle ricerche artistiche del suo Presidente Lorenzo Porta Del Lungo, che riconosce il ruolo dell'arte come strumento per lo sviluppo e la crescita dell'uomo. Da qui l'esigenza per il collettivo di costituire un'associazione di solidarietà sociale, per promuovere la divulgazione della musica e della cultura, attraverso iniziative artistico-culturali, di formazione pedagogica, prevenzione psicologica e di recupero ecologico e ambientale.
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