Roma
Roma, ecco la reggia dei Mormoni. Il credo in versione extralusso
Nel tempio di via di Settebagni, moquette intagliata a mano disegnata come la piazza del Campidoglio di Michelangelo. LE IMMAGINI
Marmi, vetri pregiatissimi e luci che cambiano grazie a 200 lampadari che illuminano i soffitti con foglie dorate, perché più ci si avvicina a Dio e più si è ricchi.
Più che un tempio, quello dei Mormoni in via di Settebagni a Roma è una reggia del culto, una gigantesca Versailles della Bufalotta che porta a 162 i tempi al mondo di questo credo, il dodicesimo in Europa e il primo in Italia (fino ad ora il più vicino era quello di Berna, in Svizzera), e sarà il punto di riferimento non solo per la comunità italiana, ma anche per quelle residenti in molti altri paesi, come Malta, Grecia e Albania.
Un’opera imponente, che ha visto il coinvolgimento di oltre cento aziende per ogni tipo di materiale commissionato, circa 300 operai al giorno impegnati in cantiere, sotto la guida della società italiana Cg Edilcoop, e gli occhi attenti di Maria Camilla Rubei e Dionisio Graziosi, responsabili dell’esecuzione dei lavori.
I NUMERI
Il complesso copre circa 6 ettari di superficie, il più grande in Europa, e prevede oltre al tempio anche un edificio polifunzionale, un centro visitatori, una biblioteca e foresteria, oltre ad una grandissima piazza realizzata in marmo e travertino, concepita come un Foro Romano, impreziosita da fontane e giochi d'acqua, aree verdi, aiuole fiorite e ulivi secolari.
GLI ESTERNI
Gli esterni del tempio sono in granito sardo con vetrate decorative. Le finiture interne sono fatte con i materiali più pregiati e della più raffinata fattura: marmo, legno e pitture decorative. I lampadari, ad esempio, sono tutti realizzati con vetro di Murano, per un totale di oltre 30 mila pezzi di vetro, assemblati a mano per dare vita ai 200 lampadari. Come tutti i templi della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, anche questo presenta al suo interno caratteristiche tipiche del credo religioso, riscontrabili nel magistrale utilizzo delle luci nelle diverse sale delle ordinanze (funzioni religiose), che crescono di intensità man mano che ci si avvicina a Dio, ma anche elementi caratteristici del luogo che ospita l’edificio.
OGNI DETTAGLIO E' ARTE
Ad esempio, le moquettes di molte stanze sono state intagliate a mano, richiamando il disegno architettonico di piazza del Campidoglio, elemento distintivo questo che si ritrova in moltissimi particolari della costruzione, dai soffitti decorati in foglia d’oro, ai pavimenti in marmo, fino alle maniglie delle porte. Su tutte le vetrate artistiche, realizzate in America, invece, possiamo ammirare gli splendidi rami di ulivo, pianta caratteristica dell’Italia, oltre ad avere una forte simbologia cristiana. Una particolarità da notare è che il numero delle foglie aumenta salendo ai piani superiori, a ricreare la disposizione del fogliame sugli alberi reali, e per sottolineare come la vicinanza a Dio renda più ricchi.
LA STORIA
La costruzione del tempio, alto in tre piani, per un totale di 18,25 metri e quasi 4.000 metri quadrati di cubatura, ebbe inizio il 23 ottobre 2010. Il 25 marzo 2017 sulla guglia est, alta più di 40 metri è stata deposta la statua dell’antico profeta Moroni. Un’opera imponente, maestosa e innovativa per quanto riguarda le tecnologie impiegate e i materiali scelti, la cui realizzazione rappresentava una sfida importante. Sfida che è stata vinta a pieni voti dalla Cg Edilcoop, che con questo progetto ha dato ulteriore conferma dell’eccellenza del made in Italy, anche nel campo dell’architettura e della progettazione.
SI APRE A MARZO
Il tempio sarà ufficialmente dedicato per i suoi scopi religiosi nei giorni 10, 11 e 12 marzo 2019. Da quel momento in poi, potranno accedervi solo i fedeli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, o coloro in possesso di permessi speciali. Tutti gli altri spazi, invece, resteranno per sempre a disposizione di tutti i cittadini, che, soprattutto nella piazza e nei suoi spazi verdi, potranno trovare un luogo piacevole in cui incontrarsi e socializzare.