Roma

Roma, ecco le strade dove si muore di più: in testa Raccordo, A24 e consolari

Il rapporto Aci sulla pericolosità dell'asfalto. Pedoni, motociclisti e ciclisti sono coinvolti nel 39 % degli incidenti

Strade killer, il Grande Raccordo di Roma in testa alla classifica dove si muore di più, seguito dal tronchetto dell'A24. È quanto riferisce il rapporto dell'Aci “Localizzazione degli incidenti”.

Rispetto al 2019, nel 2021 gli incidenti sono diminuiti del 14 % sulla rete primaria. Nelle città in particolare gli incidenti sono diminuiti del 19,5 %. Tuttavia restano molto pericolose le autostrade e soprattutto quelle urbane. A Roma sulla penetrazione urbana dell'A24 continuano ad esserci molti incidenti: sono ben 10 sinistri per ogni chilometro. Ciò è dovuto all'intenso flusso di veicoli di vario tipo che caratterizzano quel tratto di autostrada. Le ore peggiori sono quelle del rientro, tra le 18 e le 20. Il giorno della settimana con più incidenti è il venerdì, mentre i mesi sono quelli estivi.

I pericoli per pedoni e due ruote

Gli utenti della strada più vulnerabili sono quelli su due ruote (ciclisti e motociclisti) e i pedoni, coinvolti nel 39 % degli incidenti, in aumento. In particolare nel 25 % degli incidenti sono morti dei motociclisti, nel 10 % un pedone e nel 3,5 % un ciclista. A Roma le strade peggiori per le due ruote sono il Grande Raccordo Anulare, la statale 601 Anzio-Ostia, la Cassia, la Casilina e le strade consolari. Le consolari a Roma sono molto pericolose anche per gli investimenti.

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