Roma, erba alta in parchi e giardini: il M5S “assume” capre e pecore
Raggi affronta l'emergenza del verde pubblico incolto grazie a pecore e capre usate come tosa-erba naturali
Con la giunta M5S, anche pecore e caprette diventano “dipendenti comunali”. Il Campidoglio ha annunciato che l'emergenza del verde di Roma verrà affrontata grazie all'utilizzo di greggi per falciare l'erba alta di parchi e ville pubbliche.
Le piogge torrenziali di fine aprile e di maggio hanno fatto crescere la vegetazione della città più rigogliosa che mai. A quasi un anno dalla siccità della scorsa estate, il 2018 propone a Raggi & co. un problema agli antipodi: quello delle erbacce che hanno invaso i giardini di Roma, rendendoli delle piccole giungle urbane.
Ma i 5 Stelle hanno già la soluzione e intendono prendere spunto da metropoli come Berlino che già da anni utilizzano gli animali per tosare l'erba dei parchi. Ad annunciarlo è l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari durante la sua diretta Facebook #AssessoreRisponde.
Una pratica sicuramente singolare ma al 100% ecologica, che permetterebbe al Campidoglio di rendere velocemente agibili i parchi, che al momento sono in condizioni pessime a causa dell'erba alta, come dimostrano le foto inviate dai cittadini al Comune.
"La sindaca Virginia Raggi, anche recentemente, mi ha sollecitato all'utilizzo delle pecore, degli animali, come tosaerba - riferisce l'assessore - viene già fatto alla Caffarella ma noi vorremmo estenderla anche in altri parchi e alle grandi Ville. Un modo semplice adottato già in grandi città come Berlino che é semplice e interessante".
D'altronde Roma è la Capitale più verde d'Europa e i costi per una gestione “minima ottimale del verde”, come la definisce Montanari, ammonterebbero a 109 milioni di euro.
Oltre all'utilizzo di pecore e capre, però, l'assessore conta anche sulla collaborazione dei cittadini e parla delle adozioni dei giardini: “Come accade in altre città italiane i parchi vengono gestiti molto bene dai comitati dei cittadini che intervengono. In questi sei mesi abbiamo già deliberato e approvato più di 106 adozioni”.
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