Roma

Roma, l'ex “fabbrica dei soldi” dell'Esquilino diventerà il museo delle monete

Il museo nel quartiere Esquilino sarà pronto tra il 2022 e il 2023

L'ex Zecca dello Stato, il palazzo all'Esquilino dove furono coniate le monete del Regno d'Italia diventerà il museo della numismatica.

 

Nell'ambito di riqualificazione e recupero del Complesso immobiliare in via Principe Umberto, sede storica della Zecca italiana, sorgerà il nuovo Museo nazionale numismatico e filatetico, con oltre 20.000 monete e medaglie storiche. Il museo nel quartiere Esquilino sarà pronto tra il 2022 e il 2023. Oltre alle sale che mostreranno le storiche monete con i più importanti macchinari, ricostruendo, quindi, anche il percorso storico della tecnologia industriale, nascerà anche uno spazio per laboratori artistico-artigianali per i giovani talenti della Scuola della medaglia, un atelier, uno spazio per esposizioni temporanee, una biblioteca, un bookshop, una caffetteria e una foresteria. Il bando di "Riqualificazione e recupero del Complesso immobiliare in via Principe Umberto a Roma" è stato presentato da Paolo Aielli, amministratore delegato dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, da Domenico Tudini presidente dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato e da Luca Montuori, assessore all'Urbanistica del Comune di Roma.

E breve sarà lanciato un concorso internazionale di architettura per il recupero dell'edificio, che sarà concluso con la proclamazione dei vincitori entro il 2018. "Abbiamo già i fondi per finanziare tutta l'operazione - ha spiegato Paolo Aielli - in quanto il progetto è parte integrante del piano industriale dell'Istituto. So quanto sia complesso realizzare un progetto di recupero e valorizzazione in un contesto urbano così complesso ma pensiamo a fare qualcosa di molto simile a quanto già fatto a Roma con il Mattatoio di Testaccio". Per quanto riguarda i fondi, a quanto si apprende, si tratta di 23,5 milioni più 4,8 per gli allestimenti interni. "Salutiamo con soddisfazione la scelta del concorso - ha dichiarato il sovrintendente per i Beni artistici e culturali di Roma, Francesco Prospetti - Noi abbiamo seguito la gestazione di questo progetto e seguiremo il restauro delle facciate e della parte esteriore del palazzo. Saremo poi molto attenti allo sviluppo di questo concorso che farà di questo luogo uno spazio di pulsante modernità".

Il palazzo di via Principe Umberto, costruito nel primo decennio del '900, fu inaugurato nel 1911 da Re Vittorio Emanuele III, e divenne la sede della Zecca dello Stato, la prima dell'Italia unita. Qui furono coniate le monete del Regno d'Italia della Repubblica, dalla Lira all'Euro fino a quando, nel 2006, le accresciute esigenze produttive legate proprio dall'entrata in vigore dell'Euro resero necessario lo spostamento della produzione in uno stabilimento situato nel quartiere romano dell'Appio. Il progetto intende trasformare l'edificio in un polo museale della numismatica e delle carte valori, nel quale proseguire l'attività della Scuola dell'Arte e della Medaglia, ampliata nei suoi spazi per consentire la creazione di un polo di alto artigianato, di spazi espositivi temporanei e di una biblioteca. Inoltre, il progetto si propone di offrire un importante contributo al rilancio dell'Esquilino.