Roma
Roma fa paura, ma l'ex capo della Mobile rassicura: “Non è una città mafiosa”
L'ex capo della Squadra Mobile di Roma si è raccontato alla stampa: "Quando non c'è armonia tra i gruppi criminali allora avvengono i regolamenti di conti"
Roma fa paura, ma c'è chi rassicura: “Roma non è assolutamente una città mafiosa né una città violenta". Così ha parlato Francesco Rattà, ex capo della Squadra Mobile di Roma, da poco nominato vicario del Questore di Roma.
"Nella Capitale ci sono varie forme di criminalità - ha aggiunto parlando con i giornalisti in un incontro pubblico - quella calabrese, siciliana e campana, come in tutte le città complesse Però non mi sentirei di definire Roma una città violenta tenuto conto delle complessità e della grandezza: una metropoli pari alle dimensioni delle altre 9 città più grandi d'Italia".
“I regolamenti di conti avvengono quando non c'è armonia tra le compagini criminali”
Dopo aver raccontato della sua lunga carriera di poliziotto, Rattà ha ricordato gli ultimi casi risolti come quello del triplice omicidio a Prati e poi la strage di Fidene.
E poi ha parlato degli omicidi avvenuti negli ultimi giorni, come quelli di Luigi Finizio in via dei Ciceri e di Andrea Fiore, dicendo: “"Quando c'è un equilibrio tra le compagini criminali i traffici di droga funzionano abbastanza bene, purtroppo, ma quando non si riesce a fare attività di mediazione si arriva a regolamenti di conti. E infatti ci sono stati omicidi, tentati omicidi e gambizzazioni, ma non tutti i fatti di sangue sono riconducibili agli equilibri criminali".