Roma

Roma, faro Eurostat su CDP: si sta muovendo come market unit indipendente?

Tutti i dubbi sul ruolo di Cassa depositi e prestiti nei dossier Atlantia, Tim, Ilva

La prospettiva di far comprare ASPI a CDP sarebbe fortemente in salita, secondo quanto scrive in un retroscena anche per il ruolo che Cassa Depositi e Prestiti sta svolgendo nell’intera operazione rispetto all’Esecutivo.

Lo scrive in un retroscena il “Domani”: “Laddove l’accordo di luglio contempla la vendita a CDP come contropartita nella transazione tra Atlantia e il Governo – scrive Giorgio Meletti sul quotidiano di Carlo De Benedetti – si rischia che a Bruxelles torni in discussione la natura privata della stessa CDP, un capolavoro teologico con cui l’allora ministro Giulio Tremonti riuscì a escludere dal computo del debito pubblico italiano le centinaia di miliardi di risparmio postale in pancia all’istituto”.

Infatti, sulla base dell’articolo 10 dell’atto transattivo che il Governo vorrebbe imporre ad ASPI – secondo il quale la chiusura del procedimento di revoca della concessione diventa efficace solo se ASPI passa sotto il controllo di CDP – l’editorialista di Domani si domanda “come sarà mai possibile far passare l’acquisto di ASPI come operazione di mercato?”. CDP infatti è obbligata a muoversi come market utility indipendente, diversamente Eurostat potrebbe tornare a classificarla nell’ambito del debito pubblico italiano, il che avrebbe effetti devastanti sull’equilibrio dei conti pubblici. Ecco perché il comportamento di Cassa nelle le operazioni di Atlantia-ASPI, TIM e Ilva, nei quali l’ente finanziario sembra attuare decisioni governative, sarebbe seguito con particolare attenzione a Bruxelles.