Roma

Roma favela, a Marconi è invasione di clochard. Esposto a Raggi e Prefetto

Marco Palma, ex vicepresidente del Consiglio del Municipio XI di FdI: “Bisogna riconsegnare le aree verdi ai cittadini”. Partita raccolta firme tra i residenti

Roma favela, nel quartiere Marconi è invasione di clochard: le poche aree verdi del commissariato Municipio XI sono terra dei senza fissa dimora. Esplode la protesta dei residenti: partita una raccolta firme e presentato un esposto al sindaco Virginia Raggi ed al Prefetto Gerarda Pantalone.

 

A guidare la rivolta dei cittadini è l'ex vicepresidente del Consiglio del Municipio XI di Fratelli d'Italia, Marco Palma. L'ex consigliere, con un post su Facebook, esprime tutta la sua rabbia sull'incuria che regna sovrana nel quartiere: “Basta degrado. Questa ultima foto di stamattina (l'immagine immortala un senza fissa dimora sdraiato a terra su un materasso in uno spicchio di prato in piazzale della Radio, ndr) evidenzia una condizione di totale abbandono di un’area dove, da tempo ormai, è praticamente tollerato di tutto e dove le regole sono lasciate alla più ampia discrezionalità di chi frequenta ed occupa ormai stabilmente quei luoghi. A prevalere la logica del bivacco e del conseguente degrado a dispetto della cittadinanza”.

“Nell’area adiacente – continua Palma – per mesi sono stati effettuati scavi e sondaggi archeologici finalizzati alla realizzazione di un PUP. Il problema è il degrado di quei due fazzoletti di verde dove alla sporcizia ed all’abbandono si sono aggiunti da tempo bivacchi di lunga durata, inibendo l’area ai residenti. Come noto il quartiere Marconi ha pochissimi spazi verdi. Quelli che ha sono occupati da senza fissa dimora con tutto quello che comporta in termini igienico sanitari, oltre che nel non poter fruire di spazi pubblici da parte delle famiglie”.

“È per questo che – conclude Palma – oltre a presentare un esposto al Prefetto di Roma ed al Sindaco di Roma insieme ai residenti ho deciso di avviare una raccolta firme da indirizzare agli stessi affinché a tutto questo si ponga fine e si possa finalmente ridare quei due fazzoletti di verde alla collettività”.