Roma

Roma, "Fuori controllo" il terzo ospedale d'Italia. L'Umberto I vive nel caos

Audizione choc alla Regione: “Dramma per igiene, sicurezza e decoro”, la confessione del Dg del Policlinico Umberto I

di Claudio Roma

Il terzo ospedale d'Italia, il Policlinico Umberto I di Roma è una struttura sanitaria “fuori controllo”. A decretare il caos che regna nel polo della salute dell'Università di Roma è lo stesso direttore generale, Vincenzo Panella, durante l'audizione di giovedì 6 giugno alla Commissione Sanità della Regione Lazio.

Parole chiare, durissime, che evidenziano lo stato di salute pessimo della sanità regionale. Dice Panella: “In merito alle problematiche del decoro, sicurezza e igiene, la situazione è fuori controllo”. Non contento di aver denunciato di gestire dal 2017 il polo ospedaliero con 140 mila accessi l'anno di cui solo 30 mila pediatrici, Panella ha rincarato la dose: “Poi se volete ci vediamo e vi racconto le magagne che ho trovato”.

E il Policlinico è l'ospedale dove la scorsa settimana un infermiere è stato pestato nella sala d'attesa del Pronto soccorso, un luogo che lo stesso Panella dichiara a rischio “per l'ordinaria presenza dei senzatetto”. Insomma, per il gigante della sanità è “codice rosso”.

Dopo anni di Giunta Zingaretti e di commissariamento della sanità con un piano di rientro lacrime e sangue, l'opposizione esplode: “Che la situazione della sanità laziale sia critica, oramai è cosa abbastanza nota. E il rapporto di Demoskopika dei giorni scorsi ne è soltanto l’ennesima dimostrazione. Certo, mai ci saremmo aspettati di ascoltare le seguenti dichiarazioni del Dg dell’Umberto I, durante l’audizione – dichiarano il capogruppo di Forza Italia, Antonello Aurigemma e il consigliere di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo – per questo motivo si fa sempre più urente la necessità di un Consiglio regionale straordinario sulla Sanità, dove il presidente Zingaretti dovrà dare spiegazioni anche sull'Umberto I”.

Ma è sulla seconda parte delle dichiarazioni del Dg Panella che i consiglieri di opposizione sono pronti a dare battaglia: “Invece di raccontarci le magagne che ha trovato – tuonano Aurigemma e Colosimo – la Commissione deciderà un'ispezione in ospedale e se ci sono gli estremi e i documenti, decideremo se consegnarli alla magistratura. E la Regione che governa da anni la sanità e l'Umberto I, dovrà assumersi le sue responsabilità”.