Roma

Roma, Galleria Borghese rafforza l'attività sui canali social

ANDREA CIANFERONI

A partire da oggi la Galleria Borghese, diretta della professoressa Francesca Cappelletti, amplia l’attività sui canali social con un ciclo di nuovi appuntament

A causa delle misure dell’ultimo DPCM sul Covid-19, tutte le attività dei musei italiani sono state interrotte, ad eccezione di quelle virtuali sul web che, al contrario, hanno visto una notevole crescita di utenti.

Tra i musei statali che maggiormente hanno raccolto questa nuova possibilità di incontrare i visitatori virtuali, oltre alle Gallerie degli Uffizi, c’è senz’altro la Galleria Borghese di Roma, diretta da poco più di un mese dalla professoressa ordinaria di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Ferrara Francesca Cappelletti. Il Museo della Galleria Borghese custodisce ed espone in 20 sale affrescate una collezione di sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché dipinti e sculture dal XV al XIX secolo. Tra i capolavori della raccolta, il cui primo e più importante nucleo risale al collezionismo del cardinale Scipione (1579-1633), nipote di Papa Paolo V, ci sono opere di Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini e le sculture di Gian Lorenzo Bernini e di Canova. Già membro del Comitato scientifico della Galleria Borghese e direttrice scientifica della Fondazione Ermitage Italia, esperta di Caravaggio con una pluriennale esperienza nella cura di mostre nazionali e internazionali, Francesca Cappelletti si trova ad affrontare la direzione di un importantissimo musei in un momento molto delicato per il mondo della cultura italiano.

“Se in questo momento non possiamo accogliere i visitatori, non vogliamo farvi dimenticare i capolavori che raccontano la storia del museo – afferma la direttrice – e da oggi sul nostro sito e i nostri canali social i nuovi appuntamenti sono riservati all’approfondimento di opere scelte dalle persone che lavorano nel museo e che le hanno studiate a lungo. Abbiamo anche invitato amici stranieri della Galleria Borghese, che si trovano oggi a Roma per ragioni di studio o di lavoro, perché ci manca il pubblico internazionale che affollava il museo: nella loro lingua vi racconteranno l’opera preferita. Proprio perché il museo è luogo di scambio e di dialogo, abbiamo pensato di ripristinare la conversazione sulle opere e sul valore ispirazionale della collezione, che possono accendere la creatività degli artisti. Le sale ospiteranno infatti letture di libri e di poesie, eventi di letteratura contemporanea per ristabilire il nesso tra il passato e la memoria e la vita di oggi.”

Questa la nuova serie di appuntamenti digitali della Galleria Borghese, che sono introdotti dalla Direttrice con una clip video:

Sguardi lontani e vicini: personaggi della cultura internazionale, come Elizabeth Rodini, direttrice dell’Andrew Heiskell Arts, American Academy in Rome, e personalità di altri istituti di cultura, tra cui l’Accademia di Francia, Villa Medici, raccontano un’opera nella loro lingua (con sottotitoli italiani); We are here for you: gli addetti ai lavori del museo (storici dell’arte, restauratori, funzionari) approfondiscono in brevi conversazioni un’opera, come la restauratrice Barbara Provinciali che lavora sui mosaici romani della collezione, integrati nella decorazione degli interni della Villa e oggetto di un restauro in collaborazione con l’Istituto centrale per il Restauro; A lezione di museo: il primo di questi mini documentari di circa 30 minuti, che affrontano nel dettaglio argomenti di ricerca o di lavoro della Galleria, è dedicato alle indagini diagnostiche e al riallestimento della “Deposizione di Cristo” di Raffaello Sanzio raccontati dalla responsabile del progetto Marina Minozzi; In piccola compagnia: nelle sale del museo dialoghi e letture di poesie e di novità editoriali con autori di libri come Aldo Cazzullo e Paolo Di Paolo. L’attività social della Galleria Borghese ha contribuito a creare, nel corso dell’anno, una vasta comunità di pubblico, che ha raggiunto la punta massima durante la scorsa primavera: su Instagram è oggi il terzo museo italiano più seguito e su Facebook l'incremento è    stato notevole e pari al 400%.