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Roma
Roma giungla equatoriale, erbacce da record. Montanari promette la bonifica

di Alessandra Angeletti


Una città trasformata dalla primavera in un'enorme giungla, dove le erbacce hanno superato i 40 centimetri di altezza e, in periferia, nascondono addirittura i cartelli stradali. E Roma non brilla in manutenzione delle aree verdi. Anzi.

 

La replica è affidata a Pinuccia Montanari, assessore all'Ambiente del Comune di Roma che, nel piano stile 5 Stelle, invece di affrontare la situazione preferisce partire dalle “colpe del passato”.
"Sì, la situazione l'abbiamo ereditata dal passato. Il nostro Dipartimento è stato toccato profondamente dalle tristemente famose vicende giudiziarie che hanno interessato Roma. Rispetto alla situazione dei guard rail è necessario ricordare che gli appalti per la pulizia degli stessi erano strettamente legati a Mafia Capitale".
Esiste ad oggi una soluzione a questa situazione che crea non pochi pericoli agli automobilisti?
"Venerdì scorso abbiamo approvato la prima delibera del Comune di Roma che traccia le linee guida per la gestione del verde, strumento importantissimo perché detta l'indirizzo da seguire per intervenire sul verde e per valorizzarlo. Seguirà, ottenuta l'approvazione dell'Assemblea Capitolina, il Regolamento del verde. Nei progetti futuri c'è anche una predisposizione di un piano del verde per la manutenzione e la gestione".
Di fondi avete parlato?
"Si. Abbiamo deciso di stanziare 7milioni e mezzo di euro per la manutenzione sia del verde orizzontale che per quello verticale. Tenga conto che Roma ha 330mila alberi. Questi fondi ci permetteranno di risolvere anche il problema delle piante che ricoprono i guard rail".
Una cifra importante...
"Assolutamente, soprattutto se si pensa alle pochissime risorse messe a disposizione per questo comparto negli ultimi anni. Noi con questa cifra riusciremo a mettere in campo importanti interventi di manutenzione, riqualificazione gestione del verde".
Quanto tempo devono attendere i romani perché si possano notare i primi miglioramenti?
"I tempi di attuazione del Regolamento sono immediati, mentre il bando europeo per l'appalto è già partito. Bisogna attendere solo l'esito per poter utilizzare i fondi e intervenire".
Come riuscirete a restituire un decoro al verde nelle strade?
"Rimetteremo, dove possibile, i fiori. Molti non sanno che l'acqua per l'irrigazione del verde stradale veniva presa da un pozzo artesiano che si è rotto. In attesa dell'esito del processo penale, noi intanto stiamo ragionando su una pianificazione del verde per prevedere la riparazione degli impianti idrici della rete. Stiamo anche valutando come ripristinare i pozzi a km zero utilizzando le sorgenti presenti in città per irrigare le aiuole".
Qual è il futuro del verde in città?
"Noi intendiamo rilanciare Roma come Giardino d'Europa perché è una delle città europee con la superficie di verde più estesa e variegata: si passa dall'agro romano alle riserve naturali, dai parchi e ville storiche al verde rivariale dei fiumi dei torrenti, come ad esempio il verde del Tevere richiede una vedere potatura di tipo paesaggistico. Abbiamo poi appena acquisito 1000 alberi che pianteremo sia nei diversi municipi che per realizzare a Roma un bosco urbano".
Un progetto ambizioso...
"Si, il verde deve diventare una leva per il turismo. Il Roseto comunale è uno dei più belli di Europa. Stiamo progettando dei percorsi di trekking urbano per valorizzare percorsi nei parchi non solo per i romani ma anche per i turisti che vengono in città".
Per quanto riguarda lo stato in cui versano le ville e i giardini di Roma ci sono novità?
"Le competenze a Roma spesso si incrociano, ma noi abbiamo già approvato una riqualificazione del laghetto di Villa Borghese. Un progetto che stiamo mettendo in campo e che partita tra brevissimo. E poi pian piano faremo un'attenta riqualificazione negli elementi di riconnessione nelle zone di diversi municipi che sorgono nelle parti di più recente costruzione. A fronte di un'urbanistica selvaggia che non offre opportunità di verde noi cercheremo di ricostruire delle connessioni ecologiche che hanno una funzione importante in città perché ricostituiscono degli ambienti di biodiversità. Da questo punto di vista Roma è una culla delle biodiversità".
Prima di salutarci, una rapida battuta alla denuncia del Ministro Lorenzin sul bambino morso da un topo in città
"Ha risposto la Raggi. Noi stiamo facendo tutto quanto è in nostro potere, verificando soprattutto la notizia perché ci sembra essere una situazione soprattutto di strumentalizzazione. È importante invece che anche chi sta al Governo si occupi del grande problema della sanità pubblica. Io da canto mio lavoro per garantire alla città il rispetto delle norme minime. Sono già in atto campagne di derattizzazione e disinfestazione. Abbiamo fatto partire anche una campagna informativa rivolta ai cittadini perché non vogliamo riempire Roma di pesticidi. Al Comune abbiamo tecnici molto capaci che si stanno occupando della questione".

 

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