Roma

Roma, Gra dei miracoli: salvato dal suicidio; doglie in corsia d'emergenza

Ore 20: sale sul ponte dell'Aurelia e minaccia di gettarsi. Salvato da due agenti

Un uomo salvato dal suicidio sul ponte del Raccordo e una mamma che stava per partore in corsia dl'emergenza.

Una giornata intensa ma a lieto fine quella di mercoledì per la Polizia Stradale che ogni giorno, senza sosta, vigila sulla sicurezza degli automobilisti che percorrono il Grande Raccordo Anulare, anche d’estate l’arteria più trafficata della Capitale e caratterizzata da un grave tasso d’incidentalità.

Erano da poco passate le 20 quando, probabilmente tormentato da una crisi depressiva per problemi familiari, acuiti anche da alcune difficoltà economiche, un romano di 50 anni,  ha deciso di attuare il suo proposito suicida. Così, si è seduto sul ponte che sovrasta l’Aurelia in prossimità della complanare della carreggiata interna del GRA, minacciando di gettarsi.
Dalla centrale operativa della Polizia Stradale, dove era giunto l’allarme da parte di alcuni utenti, è stata inviata subito la pattuglia di vigilanza competente su quel tratto di Raccordo con tre operatori addestrati a gestire situazioni estreme.
Avvertita sin da subito la gravità della situazione ed il forte stato di agitazione dell’uomo che ad ogni tentativo di avvicinamento minacciava di lasciarsi andare, i poliziotti hanno instaurato, con non poche difficoltà, un dialogo, riuscendo dopo circa mezz’ora a convincerlo a tornare sui suoi passi, facendolo scendere dalla recinzione metallica a ridosso del ponte dove si era arrampicato ed assicurandolo alle cure dei sanitari nel frattempo giunti sul posto.

Uno scenario meno drammatico, ma che ha richiesto un intervento immediato, è stato quello vissuto poche ore prima da un’altra pattuglia della Polizia Stradale, impegnata nel percorrere la carreggiata esterna del G.R.A. nella tratta compresa tra la via Aurelia e l’Ardeatina, dove ha notato un’autovettura Lancia Libra con a bordo una donna incinta di 34 anni , bisognosa di cure immediate a causa di forti dolori al ventre.
Viste le condizioni della donna, gli agenti in poche frazioni di secondo hanno deciso di non attendere l’intervento dell’ambulanza del 118 ma, ricevuta l’autorizzazione della sala operativa, hanno scortato direttamente l’autovettura, con sirena e lampeggiante accesi, fino all’Ospedale Gemelli dove la donna dava alla luce il proprio bambino.