Roma
Roma, Gualtieri “solo al comando”. Ferrara: “Senza Ruberti è cambiato tutto”
Paolo Ferrara, vicepresidente M5S dell'Assemblea, denuncia le sistematiche assenze che fanno mancare il numero legale. “Daremo battaglia sul bilancio”
In un solo giorno la maggioranza che sostiene il sindaco Roberto Gualtieri nell'Assemblea Comunale per ben sei volte consecutive ha fatto mancare il numero legale. Un evento straordinario che ha pochi precedenti della storia del Consiglio Comunale di Roma e che forse nasconde un male oscuro. “Di oscuro c'è poco precisa Paolo Ferrara, Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Consiglio Comunale – perché da quando è andato via Albino Ruberti molte cose sono cambiate”.
Ferrara, andiamo in ordine, poi parleremo dell'ex capo di Gabinetto, Albino Ruberti: che succede al Comune, in particolare all'Assemblea Capitolina?
“Quello che voi giornalisti avete ampiamente documentato e cioè che la maggioranza che sostiene il sindaco è ostaggio di alcuni consiglieri che non vanno più d'amore e d'accordo col sindaco e così paralizzano l'attività del Comune”.
Ferrara, vogliamo fare i nomi?
“Sono un gruppo di maggioranza e un presidente di Commissione che la pensano diversamente e mancano sempre in aula. E la campagna elettorale sta nascondendo questo fenomeno perché beneficiano di un alibi per far passare inosservata la loro assenza. Ma la verità è che le presenze non sono garantite perché ci sono problemi”.
Senta, se non vuole fare i nomi, almeno mettiamo a fuoco i problemi...
“Siamo a ridosso del bilancio, penso ci sia un problema di posizionamento di risorse e questo gruppo tira per la giacchetta del sindaco per interessi legati al consenso. E' un ipotesi, ma siamo tornati alle vecchie maniere. Più che il bene della città contano i voti sul territorio”.
Allora si parla di Stampete, Trombetti, Barbati, Melito poi Trabucco, Luparelli, Cicculli, Biolghini, o no?
“Vorrei evitare di fare liste ma dovrebbero essere una dozzina”.
Ma così il bilancio slitterà a dopo il voto delle Regionali...
“slitterà ma noi lo bocceremo con una fase costruttiva di proposte di allocazione delle risorse. Stiamo preparando emendamenti e un sano e coerente ostruzionismo per rendere la vita difficile a questa maggioranza. Al loro malcontento noi aggiungeremo la nostra opposizione nel segno dell'interesse per la città”.
Ferrara, fuori dai denti: perché si è rotto quest'incantesimo col sindaco?
“Intanto il sindaco lavora in solitaria – sono giorni che non si sente e non si vede e poi c'è una questione interna. I consiglieri vanno rispettati. Da quando se n'è andato Albino Ruberti sono saltati alcuni equilibri. Prima c'era chi metteva ordine e se serviva tirava il guinzaglio, ora on c'è più. E' un paradosso ma dopo quello che è accaduto è stato un bene che Ruberti sia andati via, un male per l'organizzazione della maggioranza”.
Come se ne esce?
“Opposizione dura sperando che inciampino e vadano a casa. Così ricominciamo da capo che sarebbe un bene”.