Roma, guerra dei rifiuti: il Pd querela Raggi. Indagato anche Panzironi
L'assessore Paola Muraro querela Renzi: offensiva contro i media
Su Mafia Capitale e sull'assessore Paola Muraro, si consuma la guerra tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle. Dopo le accuse di Mattero Renzi e la replica di Virginia Raggi, arriva prima la denuncia dell'assessore contro il premier e pi la reazione del Pd.
Il partito, attraverso il tesoriere, Francesco Bonifazi, annuncia la reazione del partito: “Il Pd ha dato mandato ai suoi legali di querelare il sindaco di Roma Virginia Raggi per le dichiarazioni diffamatorie nelle quali ha accostato il PD alle vicende di Mafia Capitale. Continua da tempo la pratica dell'insulto e della menzogna da parte degli esponenti del M5s che puntualmente, una volta chiamati a rispondere delle loro affermazioni, ricorrono a tutti i privilegi per non farsi giudicare. Un conto è il dibattito politico, un altro è diffamare”.
Ma sulla morsa giudiziaria che si stra lentamente stringendo in torno a Paola Muraro, arriva un nuovo indagato. Nuovo per l'inchiesta ter aperta dal piemme Galanti ma vecchia per il calibro dell'uomo: si tratta di Franco Panzironi, già al centro di Mafia Capitale. Secondo le risultanze Panzironi avrebbe favorito le consulenze della Muraro, affidandole per primo l'incarico di gestore la partita del tritovagliatore di Rocca Cencia, senza aver verificato se all'interno dell'azienda ci fosse professionalità o meno da destinare all'incarico. L'accusa è sempre abuso d'ufficio.
Questo il testo del post social con il quale Paola Muraro ha sintetizzato la vicenda: “Il mio legale, avvocato Alessio Palladino, ha depositato presso il Tribunale di Roma una querela per diffamazione nei confronti di Matteo Renzi, a causa degli indebiti accostamenti tra Mafia Capitale e la mia persona formulati dal premier. Altre querele sono state presentate nei confronti di chi ha speculato sulla mia vita privata e ha rappresentato atti non veri, configurando così un’azione diffamatoria. Ho perseguito il diritto e il dovere di tutelarmi, in seguito al linciaggio quotidiano e vergognoso che ho subito nelle ultime settimane. Continuo a lavorare a pieno ritmo al servizio dei cittadini romani fronteggiando il sistema di potere che, con il supporto di tutte le forze politiche, ha messo in ginocchio la città”.