Roma
Roma, il cemento riassedia il Fosso della Cecchignola. Italia Nostra insorge
Italia Nostra: "Difenderemo l'ultimo lembo di natura del quadrante nord ovest del Municipio IX"
Il cemento torna ad assediare la riserva del Fosso della Cecchignola. L'associazione Italia Nostra Roma insorge e annuncia battaglia. “Non permetteremo che il Fosso della Cecchignola venga distrutto dopo tante battaglie”.
Così Italia Nostra in un comunicato. “Sono nette e perentorie - si legge nel comunicato - le parole con le quali commentiamo la mozione presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia del Municipio Roma IX Eur con la quale si intende dare via libera ad una superstrada nell’area verde del Fosso della Cecchignola in applicazione dello strumento urbanistico ormai superato, tanto più alla luce delle nuove emergenze idrogeologiche e ambientali”.
“Difenderemo l'ultimo lembo di natura in quel quadrante”
Italia Nostra Roma annuncia battaglia: “Non permetteremo che il Fosso della Cecchignola - si legge nel comunicato - ultimo lembo di natura scampato alla cementificazione del quadrante nord est del Municipio IX, venga distrutto dopo tutte le battaglie che i cittadini hanno intentato per tanti anni e che avevano portato ad una soluzione, che ancora una volta si tenta di rimettere in discussione. Ci mettiamo nuovamente, come è sempre stato dall’inizio della vicenda con la nostra indimenticata vicepresidente Mirella Belvisi, al loro fianco affinché l’area sia finalmente salvaguardata in un unico grande parco”.
La storia
Già in passato la zona verde della Cecchignola era diventata la sede di progetti urbanistici e stradale. Il piano regolatore degli anni 60 già prevedeva una strada in quell'area, che a quel tempo era ancora aperta campagna. Negli anni i comitati e i cittadini del quartiere hanno combattuto molte battaglie per impedire che l'area venisse ulteriormente cementificata e costruita, distruggendo il loro polmone verde. Nel 2019 la Regione Lazio ha istituito il Monumento Naturale del Fosso Cecchignola, un'area protetta di 99 ettari che costituisce un corridoio di collegamento tra il Parco dell'Appia Antica e la riserva del Laurentino-Acqua Cetosa.