Roma
Roma e il Lazio in crisi: Stefano Parisi a Zingaretti: “Ecco il piano, leggi"
Parisi presenta a Zingaretti il piano per Ricostruire Roma e il Lazio. Soldi Ue per finanziare Sanità, Rifiuti e le Infrastrutture urgenti
Ricostruire Roma e il Lazio bombardati per anni dalla politica e messi in ginocchio dal Coronavirus, aprendo una Fase 4. Dentro il proclama stavolta c'è la sostanza di un piano strategico nei settori più messi alla prova per anni e a presentarlo non poteva che essere un manager prestato alla politica: Stefano Parisi.
Stefano Parisi alla Regione Lazio è decisamente un uomo fuori posto. Pacato, ordinato competente, mai una parola fuori posto e uno sforamento dei decibel stabiliti dal manuale del bene educato si è messo al lavoro in questi mesi di pandemia e alal fine ha sintetizzato un progetto attuabile per uscire da 11 anni di commissariamento della Sanità, da una gestione caotica ed emergenziale dei rifiuti e mettere mano ad un vero piano per infrastrutturare il Lazio e dare una mano a Roma.
Superata l'analisi della crisi della regione di Roma, il manager parte da un assunto: stanno arrivando i soldi della Ue per l?italia e il Lazio non ha ancora un progetto da presentare. Lo scrive e lo illustra, spiegando con una nota critica ma non polemica che il Lazio e Zingaretti sino ad ora hanno attino a piene mani dai fondi dello Stato e dal bilancio regionale, per allargare i cordoni della borsa e aprire una serie di finanziamenti col solito vizio della politica: scarsissima pianificazione generale e più o meno tutti contenti e qualche immancabile scontento.
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Invece il segreto per Ricostruire è cogliere l'occasione della disponibilità finanziaria e presentarsi con obiettivi certi e un cronoprogramma credibile. Magari con l'opposizione che abbandona la barricata e l'insulto facile e partecipa alla realizzazione del piano.
Spiega Parisi: "La Regione Lazio e la città di Roma sono state colpite dal lockdown in un momento di estrema debolezza economica, sociale, istituzionale. Il crollo del PIL previsto a livello nazionale (-12,8% secondo il FMI) può avere effetti devastanti nella nostra regione. Investimenti già finanziati e mai realizzati, denaro che deriva dai recenti provvedimenti del Governo, oltre alle molte risorse che possono arrivare alla Regione dall’UE (Next Generation UE, MES e riprogrammazione dei Fondi UE), rappresentano un’opportunità irripetibile per frenare il tracollo del PIL e accelerare la ripresa".
E poi il messaggio a Zingaretti, segretario del Pd e presidente di Regione: “Credo che in questo momento sia necessaria la collaborazione istituzionale. Vorremmo sederci intorno a un tavolo, altrimenti si faranno carico di una grossa responsabilità per le future generazioni”.
Tradotto: il soldi che arriveranno nel Lazio e che magari non verranno usati, saranno il debito che questa generazione di amministratori lascerà per i prossimi 30 anni.
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