Roma
Roma, il Pd di Schlein chiede il rimpasto di Giunta: “Gualtieri, cambiamo”
I consiglieri Giovanni Zannola e Yuri Trombetti: “Mettere in campo un nuovo metodo condiviso, dal voto non ci sono certezze per nessuno”
Schlein nuovo sergetario del Pd e parte la corsa al rimpasto della Giunta Gualteri. Anche a Roma, dove la vecchia configurazione del partito ha appoggiato Bonaccini, il Pd cerca un nuovo assetto. E a dare lo schiaffo a Gualtieri sono i Pd Giovanni Zannolla e Yuri Trombetti.
Era nell'aria già a poche ore dalla vittoria, quando sulla pagina social del consigliere Pd, Giovanni Zannola, è stato pubblicato il post che innneggiava alla vittoria di Elly Schlein: “Si apre dunque una nuova stagione di ascolto, speranza e lotta. Un percorso di cambiamento radicale nel quale metterò tutta l'anima, la passione e le competenze che ho, a partire da Roma, dalla mia città, dove con Elly abbiamo raggiunto il 69% dei consensi, circa 70.000 voti.
Puntale, il giorno dopo l'incoronazione il consigliere tuona: ''Visto il risultato delle primarie, con decine di migliaia di persone che vanno a votare dando una chiara indicazione di innovazione e cambiamento, non può non aprirsi una fase di riflessione nel Partito Democratico di Roma che governa la città. Non farlo significherebbe annullare un evento che ha consegnato alla classe dirigente un messaggio molto chiaro''.
L'ipotesi di un rimpasto nella Giunta è in campo.
''Non significa mettere in discussione Gualtieri ma sarebbe utile pensare un metodo nuovo e condiviso per poi capire quali possano essere i migliori interpreti per mettere in campo una nuova fase nel partito e nel governo della città – spiega il presidente della commissione mobilità - va rafforzata l'empatia con la città, le primarie sono state un segnale all'attuale classe dirigente''.
La conclusione è chiara: “L'esigenza posta dagli elettori del centrosinistra è stata così chiara che non ci sono certezze per nessuno. Se cambi metodo, se individui i nuovi protagonisti di questa istanza di innovazione, si rimescolano tutte le carte. Se domani non posso più occuparmi di mobilità perché non sono il miglior interprete, non lo farò. Non a caso si sta parlando di cambio dei capigruppo di Camera e Senato''.
Si allarga il fronte Schlein, arriva Trombetti
E se non basta Zannolla arriva anche Yuri Trombetti: “Serve un partito, e lo dobbiamo costruire anche a Roma dopo la vittoria di Elly, che aiuti il Campidoglio ad abbracciare la città, per un progetto di condivisione di alcune scelte. Soprattutto dobbiamo parlare con le categorie, con i sindacati per affrontare alcuni nodi. Davanti al fatto che sia rimasto solo il Campidoglio, perché la Regione l'abbiamo persa, alcuni pensano 'meno male siamo rimasti solo noi', io invece penso che sia l'occasione per un partito che aiuti il Campidoglio a fare alcune scelte. Roma non può essere governata da pochi, non funziona, ha bisogno di ricostruire l'empatia con la città. Dobbiamo fare di più''.
La richiesta di un congresso romano
“Dobbiamo ricostruire il partito, perché il partito a Roma è inesistente si è visto anche nelle Regionali, ci sarà un congresso. Il Campidoglio deve diventare la casa di tutti. Il sindaco di Roma può diventare un punto di riferimento importante ma c'è bisogno di una condivisione nelle scelte, nei modi, nei rapporti con il Consiglio'', conclude Trombetti.