Roma in preda al terrore Isis: quartieri mappati e piani anticecchini
A Roma il terrore Isis è dietro l'angolo: dopo l'attentato di Nizza e quello nella chiesa di Ruen, la tensione è altissima. La sensazione di tutti è che da un momento all'altro, pure la capitale possa essere attaccata dall'odio islamico. E la circolare riservatissima che la Questura ha inviato lo scorso 22 luglio a tutti i commissariati di polizia della capitale la dice lunga sulla situazione.
Nell'ambito del piano provinciale antiterrorismo, la Questura ha chiesto che siano censiti tutti i possibili luoghi di aggregazione presenti nel territorio di competenza di ogni singolo commissariato, come cinema e teatri. Le direttive sono di raccogliere e inviare alle strutture centrali tutte le informazioni relative alle planimetrie, alle possibili vie di fuga, eventuali posti dove potrebbero nascondersi cecchini. Insomma un censimento angolo per angolo, strada per strada, piazza per piazza.
I commissariati hanno anche il compito di individuare e indicare le aree dove far convergere i mezzi delle forze dell'ordine e dei soccorritori in caso di attacco, così come dovranno individuare slarghi o piazze da utilizzare come elisuperfici per l'atterraggio degli elicotteri.
L'obiettivo, dunque, è quello di avere dei piani operativi puntuali per poter organizzare gli interventi di polizia e i soccorsi in ogni singola zona della città. In caso di attentato è necessario che ciascuno sappia come agire: forze dell'ordine, reparti speciali e mezzi di soccorso.