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Roma
Roma, la grande fuga: crollano gli affitti. Zero turisti e studenti fuori sede

Coronavirus, lockdown, coprifuoco e la divisione dell'Italia per zone, rosse, arancioni e gialle hanno svuotato Roma da turisti e dagli studenti fuori sede, facendo crollare il mercato degli affitti a breve termine: nonostante gli inevitabili prezzi “stracciati”, le case vacanze e le stanze per universitari nei pressi delle facoltà sono deserte.

Il crollo del turismo, sia straniero che locale, ed il fatto he le università romane abbiano scelto di proseguire con la didattica in presenza solo per gli studenti del primo anno, hanno definitivamente messo in ginocchio un settore già fortemente in crisi prima dell'arrivo della seconda ondata del Covid. I proprietari delle case vacanze, appartamenti spesso nel centro della città scelti dai turisti come appoggio per visitare la città o da lavoratori che si trasferiscono a Roma per qualche settimana o mese, sono così stati costretti ad abbattere i prezzi degli affitti, in alcuni casi addirittura dimezzandoli, sperando in questo modo di riuscire ad avere la propria struttura piena almeno qualche giorno nel corso del mese. Ma così non è stato, e non lo sarà ancora a lungo.

airbnb roma
 

La tendenza è facilmente visibile da una rapida analisi dei principali siti di prenotazione di queste strutture, come nel caso di AirBnb o Booking: i prezzi delle case vacanze a Roma, anche nelle zone centrali, non sono mai stati così bassi. Per esempio affittare un appartamento con tre posti letto, bagno e wifi al Pantheon ora costa solo 37 euro a notte, mentre in periodo pre-Covid ero più del doppio. Stesso discorso se ci si sposta all'Esquilino, dove una appartamento per quattro persona può venire anche a costare 21 euro a notte contro i 57 di un anno fa. Per non parlare di Campo de' Fiori: un appartamento per due persone con cucina, lavatrice e tutti i confort possibili ed immaginabili i prezzi ora partono da 13 euro a notte.

“La situazione è drammatica – spiega Marina, proprietaria di due piccoli appartamenti da 50 metri quadrati tra via Arenula e piazza Campo de' Fiori –. È da settembre che non abbiamo ospiti e questa estate ne abbiamo avuti solo una decina. Nello stesso periodo dello scorso anno non sapevo a chi dare i resti, ricevevo richieste anche se sul sito c'era scritto che gli appartamenti erano occupati. A luglio ho abbassato i prezzi, passando da 55 euro a notte a 40, poi a settembre 35 e ora 25. Più di questo non so cosa fare”.

Stanze per studenti mai così vuote: fioccano le disdette

Stesso discorso vale per le stanze per studenti nei pressi delle università romane. Con la quasi totalità delle lezioni in modalità telematica, molti studenti fuori sede hanno deciso di tornare nelle proprio città d'origine così da non pagare inutili affitti e di recarsi in città solo per dare gli esami quando apriranno le sessioni lasciando così le stanze deserte.

La conferma che le camere nei quartieri “strategici” di San Paolo e Marconi o di piazza Bologna e via Tiburtina/San Lorenzo le camere assaltate negli scorsi anni fossero vuoti arriva già dagli annunci affissi fuori le facoltà di Roma Tre e de La Sapienza: i classici annunci con i numeri da staccare sono tutti intatti, con nessun fogliettino con il numero di telefono dell'affittuario staccato. “Ho ricevuto solo disdette – racconta Mauro, ingegnere di 50 anni che da 10 anni affitta le stanze della casa lasciata in eredità dalla mamma all'inizio di via Tiburtina –. Dal 2010 ad oggi ho sempre avuto sempre tutto occupato, quest'anno invece su due singole ed una doppia mi è rimasta presa solo una singola ma lo studente comunque non c'è perché tornato dai genitori a Foggia. Appena è iniziata la pandemia, tre dei quattro inquilino se ne sono andati nonostante gli avessi proposto di abbassare l'affitto di 50 euro. Per fortuna ho un lavoro stabile, ma chi campa con gli affitti delle case non sa più dove sbattere la testa”.

La musica non cambia se ci si sposta a San Paolo. “È da marzo che siamo senza ragazzi – spiega Milena, proprietaria di un trilocale in via Chiabrera a due passi dalle facoltà di Giurisprudenza, Lettere, Economia e Scienze Politiche di Roma Tre –. Da quando è stato annunciato il lockdown a marzo tutti se ne sono andati, lasciando le stanze vuote. Ora non ho nessuno. Ad agosto avevo ricevuto un paio di prenotazioni da parte di due ragazzi, uno di Napoli ed uno della Calabria, ma entrambi i primi giorni di settembre mi hanno chiamato per dirmi che non sarebbero più venuti. Per me è una bella botta questa perché con i soldi degli affitti, 450 euro a stanza, ci mandavo avanti la famiglia. Ora con il solo stipendio di mio marito, un classico stipendio da impiegato, dobbiamo camparci noi due più i nostri due figli”.

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