Roma
Roma, la periferia di nuovo a piedi. Roma tpl in sciopero: niente stipendi
Mattinata infernale per chi utilizza le linee dalla periferia verso il centro
Soppresse dall'alba 57 linee su 74: la periferia di Roma siferma per l'ennesimo sciopero dei dipendenti della Roma Tpl, la società privata che gestisce circa il 20 per cento dell'intera rete di bus.
Come sempre all'origine della protesta degli autisti, il mancato pagamento degli stipendi, impegno per il quale il Comune aveva garantito il pagamento delle spettanze alla società in tempo utile per il cedolini di aprile e che invece è saltato per la lentezza della macchina comunale.
Ma quella della Roma Tpl e del suo rapporto col committente Comune di Roma è una vicenda che si trascina da circa 4 anni senza che nessuna Giunta, ne Marino né Raggi sia riuscita a districare una matassa che nasce in parte dai ritardi nei pagamenti del Comune, per altri versi dalla situazione finanziaria della società alla quel non è stato ancora riconosciuto il credito vantato nei confronti del Campidoglio. A un anno dall'elezione di Virginia Raggi, quello che era un impegno elettorale che aveva portato alla mobilitazione alle urne dei dipendenti della Roma Tpl, è rimasto lettera morta.
Di ipotesi più o meno fantasiose dallo staff della Raggi ne sono uscite tante, sino ad ipotizzare un intervento del Prefetto per un commissariamento dell'azienda e del servizio, oppure un subentro da parte di Atac nell'espletamento del servizio: entrambe le ipotesi, di difficile attuazione, vengono considerate dal Comune, opzioni risolutive.
Sullo sciopero è intervenuto il capogruppo di Fdi-An in Campidoglio, Fabrizio Ghera: “La vicenda relativa ai pagamenti dei lavoratori della Roma Tpl, da due mesi ancora senza stipendio, continua a precipitare e in queste ore molte sono le linee bloccate – almeno oltre 50 - con i mezzi che non escono dai depositi, come nel caso di della Maglianella, zona nord ovest, e via Raffaele Costi, Tor Cervara. Dai grillini il silenzio più assoluto, tra i dipendenti c’è giustamente preoccupazione e malumore mentre la rete trasportistica città sta andando in tilt. Grandi i disagi, quindi, con le periferie penalizzate maggiormente e gran parte dei romani rimasti appiedati perché non circolano i mezzi. Una situazione che ormai è arrivata all’esasperazione, cosa aspettano i 5 Stelle a risolvere la questione? Per domani è previsto il Consiglio straordinario, chiesto e ottenuto da Fratelli d’Italia, sulla vicenda. Basta con le bugie e le perdite di tempo, domani il sindaco e l’assessore alla Mobilità vengano in Aula Giulio Cesare e dicano ai lavoratori e ai romani come intendono sbloccare i pagamenti e risolvere definitivamente il problema”.