Roma
Roma, la principessa Boncompagni Ludovisi sfrattata dal Casino dell'Aurora
La disputa tra la vedova e i figli per la spartizione dell'eredità del Principe Boncompagni Ludovisi va avanti
Quando persino la nobiltà viene sfrattata: è successo mercoledì mattina a Rita Janette Carpenter, anche nota come Principessa Boncompagni Ludovisi, perché moglie del defunto Principe Niccolò Boncompagni Ludovisi. La donna è stata costretta dai Carabinieri a lasciare il sontuoso Casino dell'Aurora, nel quartiere Ludovisi.
“Un provvedimento abnorme”, ha commentato la Carpenter, che prima di sposare il principe era stata una donna d'affari nel natio Texas. A disporre il provvedimento un giudice che sta gestendo le pratiche per la vendita del Casino dell'Aurora.
Il motivo del contendere
Il tutto nasce da una disputa riguardante l'eredità del principe. Nel suo testamento aveva scritto che la sua ultima moglie, dopo la sua morte, avrebbe potuto vivere nella villa che avevano condiviso per anni. Ma questo ai figli non piace e quindi da tempo va avanti una disputa.
Il giudice si sarebbe deciso a procedere allo sfratto perché la donna non solo avrebbe permesso visite a pagamento nella dimora, senza autorizzazione, ma non si sarebbe neanche adoperata per la cura e la manutenzione dei beni artistici in essa contenuti. Tra questi “Giove, Nettuno e Plutone” un affresco di Caravaggio e la statua del Satiro, scolpita da Michelangelo in persona. La Principessa e i suoi legale dal canto loro dicono invece di stare facendo il possibile per preservare il Casino dell'Aurora, anche attraverso un'opera di digitalizzazione della documentazione storica.