Roma

Roma, la scure anti alcool sui minimarket: chiusi nei week end e nuova stretta

La Commissione Commercio di Andrea Alemanni: “No a nuovi negozi di souvenir per 3 anni e superficie da 100 mq per i minimarket

Dalle 22 di ogni week end e sino al 15 ottobre, i minimarket dovranno chiudere alle 22 in puto. Contro la movida selvaggia e soprattutto contro il commercio spesso fuori dalle regole, arriva la stretta del Campidoglio.

Oltre all'ordinanza che nasce come ordinanza anti-alcool già in vigore dal 13 maggio e che chiude i “bangladini” nei Municipi II, III, V, VI e IX, nonché Ponte Milvio e Ostia, dalla Commissione Commercio di Andrea Alemanni, una nuova stretta in arrivo con una serie di modifiche al testo sul Commercio: “Nel nuovo testo abbiamo mantenuto il divieto di apertura dei minimarket e in più abbiamo inserito la condizione che in caso di trasferimento, esso dovrà avvenire in un locale di almeno 100 mt quadrati – spiega il presidente della Commissione Commercio, Andrea Alemanni – quindi oltre al divieto di nuove aperture, abbiamo inserito delle condizioni ai trasferimenti dei minimarket”.

Le nuove regole all'esame della Commissione Commercio

Al bando anche l’apertura di nuovi negozi di souvenir per i prossimi tre anni. “Sui laboratori artigianali alimentari abbiamo tolto il divieto per le nuove aperture nella zona Unesco, ma solo per chi avrà un locale di 80 metri quadrati e se si vuole fare il consumo sul posto, per farlo dovrà avere il bagno per i clienti. Questo è garanzia di imprenditoria importante e questo ci aiuta perché i laboratori artigiani erano molto diminuiti (-37% dal 2022), ma aprendo e basta, avremmo avuto degli insediamenti di bassa qualità”.Se il provvedimento riceve il plauso delle sigle dei commercianti, i comitati di quartiere ascoltati oggi in commissione sulla nuova delibera, lamentano un centro sempre più invaso da un turismo di bassa qualità, basso spendente, che si porta dietro l’apertura di locali low cost a scapito dei residenti. La nuova delibera, che domani riceverà il parere delle commissioni Commercio, Innovazione e Cultura, va nella direzione opposta assicura Alemanni: “Stiamo andando nella direzione di riportare a Roma un turismo di qualità, alzando il livello dell’imprenditoria e dei prodotti venduti”, conclude Alemanni.