Roma
Roma, la via Appia verso l'Unesco: firmato il protocollo per la candidatura
Firmato presso le Terme di Caracalla il protocollo d'intesa per candidare la via Appia nella lista dei siti Unesco
La Regina Viarum potrebbe arrivare fino all'Unesco. Infatti presso le Terme di Caracalla è stato firmato un protocollo d'intesa per candidare la via Appia nella lista dei siti patrimonio dell'umanità. Il progetto è stato proposto dal Ministero della Cultura e coinvolge numerosi enti pubblici.
Nello specifico hanno partecipato alla candidatura quattro Regioni (cioè Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra città metropolitane e provincie, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 Università italiane e straniere.
La candidatura sarà valutata il 20 gennaio dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco. Poi sarà inoltrata a Parigi per la decisione finale.
"L’antica strada consolare - si legge in una nota del Ministero della Cultura - circa 900 km di tracciato da Roma a Brindisi inclusa la variante traianea, rappresenta non solo il prototipo del sistema viario romano, ma è anche simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell’Oriente e dell’Africa”.
Chi ha partecipato alla cerimonia
Alla cerimonia hanno partecipato anche L'assessore Miguel Gotor, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, il presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra monsignor Pasquale Iacobone, il presidente della Basilicata Vito Bardi, il presidente vicario della Regione Lazio Daniele Leodori, l'assessore al Turismo della Campania Felice Casucci, la delegata alle Politiche culturali della Regione Puglia Grazia Di Bari.