Roma

“Roma ladrona non esiste più. “Prima il programma poi il candidato a sindaco”

Il nuovo responsabile del partito di Salvini Alfredo Becchetti e le mosse per il "candidato giusto" per Roma 2021

“Roma ladrona? Non esiste più e poi potrebbe andare bene per Grillo e i suoi”. Calenda e Raggi candidati a sindaco? Una corsa in avanti dettata da motivi personali e non politici”. Alfredo Becchetti, nominato responsabile romano del partito di Matteo Salvini, spiega i passi che porteranno prima alla redazione del programma e poi alla scelta del candidato a sindaco.

Allora notaio la sua passione per la Lega quando nasce?

“Da qualche anno, da quando Matteo Salvini ha inizio a racontare il progetto di nazionalizzare il partito e puntava al miglioramento della situazione politica per partite iva professionisti e imprenditori. E' stata la parte economica che mi ha affascinato”.

Prima di diventare responsabile della Lega a Roma ha mai fatto politica?

“Sono sempre stato appassionato e osservatore ma mai impegnato. La mia famiglia è sempre stata di destra e papà ha sempre fatto politica il mio impegno sino ad oggi l'ho dedicato alla professione e ora le competenze sono al servizio della politica e di chi ha bisogno di vedere cambiamenti”.

Lei è romano, quindi se le le dico Roma ladrona... Cosa le viene in mente?

“Che sono tempi diversi. Non è Roma che era ladrona ma tutta la politica che si svolgeva a Roma..... Le cose della politica sono cambiate. Potrebbe diventare lo slogan del Cinque Stelle e di Grillo e dei suoi accoliti. Ora la Lega è un partito nazionale e Roma, Bologna e Palermo sono parte di una stessa nazione”

Oggi quanti sono i leghisti a Roma? Lei è il capo e dovrebbe saperlo...

“Quale capo, io sono il responsabile della parte politica e organizzativa del partito. Comunque siamo tantissimi, dai coordinatori dei Municipi e il nostro consenso aumenta giorno dopo. Nell'ultimo anno e mazzo e c'è una voglia di Lega e di centrodestra straordinaria”.

Ma a maggio si vota e non c'è ancora un candidato sindaco...

“Esistono professionalità e persone disponibili, come quello do Bertolaso al quale la gente riconosce la qualità del fare tipica della Lega”.

Ma il centrodestra è da ottobre che chiacchiera...

“Il confronto tra diverse forze politiche porta alle persone migliori. La corsa in avanti che ha fatto la Raggi e la corsa in avanti di Calenda hanno motivazioni molto personali e poco politiche. Noi abbiamo bisogno di trovare le personalità giuste e dal dialogo e che dal confronto escono in candidati migliori. Correre significherebbe essere superficiali. Dobbiamo evitare la superficialità delle nostre scelte. Ma veramente prima di tutto i programmi e le cose da fare che vanno divisi in due parti: ciò che deve essere fatto per l'immediato come il decoro e la pulizia, le strade ed evitare che diventi ordinaria amministrazione poi dedicarli alla straordinaria amministrazione e alla progettualità futura. Se le energie sono rivolte a far fronte all'ordinaria amministrazione poi non ci sono energie per a città Quando avremo deciso tutto questo e condiviso con i nostri alleati, a quel punto il nome giusto sarà il miglio per il programma”.

I rapporti con Fratelli d'Italia?

“Buonissimi, hanno una storicità che nasce da anni di politica, mai litigi ma solo scaramucce politiche in seno all'inizio di campagna elettorale”.

L'editing del programma quando finirà?

“Nei primi giorni di gennaio avremo una parte di progetto molto forte da far conoscere e da unire con Forza Italia e Fratelli d'Italia. Sarà quindi un'unica idea di coalizione. E quindi avremo il candidato”.

In bocca al lupo per il suo nuovo incarico.

“Grazie ne ha bisogno anche la città”.