Roma

Roma, le carceri bomba a orologeria: aggressioni e violenze da Paese canaglia

“La situazione delle carceri laziali continua ad essere allarmante e preoccupante”. Cgil lancia l'allarme. E sulle strutture: “Malsane e pericolose”

"La situazione delle carceri laziali continua ad essere allarmante e preoccupante. Un'escalation di disagi vissuti quotidianamente dal personale di Polizia penitenziaria che opera in condizioni affannose e rischiose".

Così la Fp Cgil denuncia le "gravi criticità che compromettono ordine, sicurezza ed incolumità psico-fisica degli addetti ai lavori: aggressioni, violenze, carenze organiche e strutture fatiscenti - denuncia il sindacato sono ormai un'evidente debacle dell'Amministrazione penitenziaria".

Tutti gli istituti penitenziari del distretto laziale "registrano significative difficoltà organizzative-gestionali e non è più momento di attendere o pensare - affermano in una nota Giancarlo Cenciarelli e Ciro Di Domenico, della Fp Cgil Roma e Lazio - le nostre lavoratrici ed i nostri lavoratori meritano risposte adeguate all'altezza delle lotte. E impensabile espletare il proprio servizio in ambienti di lavoro malsani ed ostili. Il carcere è un luogo dello Stato".

L'appello della Cgil: "Il sistema è al collasso"

Per Mirko Manna, della Fp Cgil nazionale, "occorrono misure serie dalla politica e dalle Istituzioni. Il sistema penitenziario del Paese, soprattutto per quanto concerne il Lazio, è ormai al collasso. La questione carceri sia priorità nell'agenda del Governo, nonostante le varie crisi socio-economiche che attanagliano il medesimo. Le carceri sono baluardi di legalità e democrazia, non ricettacoli sociali che non possono garantire i diritti delle lavoratrici e lavoratori, nonché il dettato costituzionale sulla rieducazione".