Roma: “Lei non sa chi sono io”. Multato in bici Enrico Stefano, M5S
Il presidente della Commissione polemico con i Vigili: “Facile prendersela con chi si sposta in bici”
Multato perché andava in bicicletta contromano. Cioè, no. Multato perché è entrato in bicicletta dall'ingresso “riservato alla polizia locale”. E' successo ad Enrico Stefàno vero appassionato delle due ruote e leader indiscusso del fan club dei mezzi pubblici, nonché consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle e presidente della Commissione comunale Trasporti e Mobilità. Una sorta di Lei non sa chi sono io che riporta direttamente a Totò.
Solo che Stefano non ci sta e, invece di usare la frase di Totò divenuta poi reato per la cassazione, e come buona abitudine del Movimento, esterna sulla sua pagina social il disappunto per aver ricevuto una multa dalla Polizia Locale che, si badi bene, ha perfettamente agito a norma del Codice della strada.
Stefàno preso dal furore biciclettaro, dimentica le regole e affida il suo “dolore” ad un lungo post, quasi un programma elettorale: “Il bello di vivere a Roma è che questa città non ti sorprende mai, ogni giorno pensi di aver toccato il fondo e invece ogni giorno ti devi ricredere. Mi sono da poco beccato una bella sanzione amministrativa elevata da un funzionario del Corpo della Polizia Locale. Per quale motivo direte voi? Ho parcheggiato in un'area pedonale? In doppia fila? Su un accesso per i disabili? In mezzo alla carreggiata? Sono passato con il rosso? Eccesso di velocità? Ho bloccato per ore un tram? Ho venduto abusivamente qualche merce? No! Purtroppo sono entrato dall'ingresso carrabile della Polizia Locale in bicicletta (!?!) dentro la sede di Circonvallazione Ostiense per andare in commissione Ambiente. Molto più facile prendersela con chi si sposta in bicicletta che con la schiera di automobili in doppia fila giusto qualche decina di metri più in là. Certo che la vita per chi sceglie di rinunciare all'auto blu, di spostarsi in modo sostenibile, di cambiare la mentalità di questa città ferma al Medioevo, insomma di fare il proprio lavoro è veramente dura eh... PS: Scusate, precedentemente avevo scritto male il post,non sono entrato contromano, ma dall'ingresso "riservato" alla Polizia Locale. Era, (ed è) in direzione di marcia accedere da lì”.
Dunque, ora per la Polizia Municipale di Roma si apre un bel problema politico, quasi una lesa maestà per aver applicato - certo con eccesso di zelo – il Codice della Strada.