Roma

Roma-Lido, in pensione l'ultima Freccia del Mare. L'addio ironico in un libro

La linea ferroviaria saluta dal 1 agosto l'ultimo treno “MA100”, in funzione dal 1975

Roma-Lido, i romani salutano i vagoni “MA100”. Dopo oltre 40 anni di servizio l'ultimo treno della linea ribattezzata “Freccia del Mare” arriva al capolinea, tra l'ironia e l'amarezza degli storici pendolari.

 

Nate ed acquistate nel 1975 per circolare sulla nuovo metro A, attivata poi solo 5 anni dopo, le vecchie MA 100 abbandonano i binari metropolitani nel 2005. Con l'arrivo delle MA 300 i treni, già obsoleti, vengono infatti spostati sulla Roma-Lido e ribattezzati “Freccia del Mare” dopo un restyling. La nuova caratteristica livrea colorata avrebbe segnato per sempre quei treni, che per anni hanno popolato gli incubi degli utenti romani. Un'avventura chiusasi con il binario 6 della stazione di Porta San Paolo, Piramide, dove anche l'ultima vettura giacce dopo l'ultimo giorno di servizio del 31 luglio. Oggi quei pezzi di antiquariato viventi, dopo oltre 40 anni di servizio, vanno infatti definitivamente in pensione, poiché ormai totalmente incapaci di superare i test dell'Ustif – Ufficio speciale trasporti a impianti fissi.

Un evento a suo modo storico, celebrato in un libro ad hoc a firma Andrea Castano e Carlo Andrea Tortorelli; “L'ultima Roma-Lido: l'ultimo viaggio della Freccia del Mare”. Un Ebook formato Kindle, acquistabile su Amazon, che racconta la storia di quei treni immortali, a suo modo legata sia con la storia di Ostia che con quella dei singoli utenti. Ventuno pagine per ripercorrere un esperimento antico, che ha attraversato sindaci ed epoche diverse, vedendo metaforicamente “crescere” molti dei suoi attuali passeggeri. Un testo scritto da appassionati di trasporto pubblico e del territorio locale, che raccontano con ironia le origini di quella che è stata scherzosamente ribattezzata la “Feccia del Male”.

 

Ecco un breve estratto del libro, concesso generosamente in esclusiva per Affaritaliani.it

“Prima di parlare della Feccia del Male, occorre fare una premessa: i pendolari sono i veri 'addetti ai lavori' della linea e diciamolo pure, gli eroi della Roma-Lido: sono loro che, scorgendo da lontano, nella bruma del mattino, una sagoma indefinita che si avvicina incerta in stazione, identificano il tipo di treno che gli toccherà in sorte, e sanno già, prima di salirvi, di che morte dovranno morire. Sono sempre loro che conoscono a menadito i (pochi) treni "in esercizio" sulla linea: ne riconoscono l'odore (o meglio la puzza, il fetore), i difetti congeniti e quelli acquisiti con il passare dei decenni (le porte guaste, la mancanza di ventilazione, le temperature da serra tropicale, il tasso di CO2 alle stelle che provoca misteriosi malori e svenimenti ribattezzati "la Vendetta della Roma-Lido", molto più subdola della Vendetta di Montezuma).Questa è la descrizione, non tecnica, fatta dai pendolari.Non fatevi ingannare dalla loro livrea accattivante, vivace e allegra, con tanto di onda stilizzata. Sono i più temibili! Il peggio che possa capitare all'utente della linea!Contraddistinti dalla sigla "MA 100", sono stati chiamati amorevolmente da ATAC "Freccia del Mare" (ogni "scarrafone" è bello a mamma sua), ma subito ribattezzati senza pietà dai pendolari Feccia del Male (o più benevolmente Feccia del Mare), nomi che sicuramente rendono maggiore giustizia alle modalità di trasporto e comfort che offrono ai passeggeri”.