Roma
Roma, lite tra connazionali così è stato ucciso un filippino a Valle Aurelia


Una lite tra connazionali degenerata con una coltellata: così è morto Micheal Lee Pon, 50 anni, filippino, lasciato a terra agonizzante sino a quando non è morto.
Secondo la ricostruzione della polizia, in prossimità della stazione del metro di Valle Aurelia erano in 6 a discutere animatamente nel tardo pomeriggio di domenica; una lite così evidente da essere notata da alcuni passanti, alcuni dei quali sentiti nel corso della notte dalla Squadra Mobile della polizia che sta conducendo le indagini e che ha già acquisito i filmati delle telecamere di sicurezza della zona di via Anastasio II.
Ad uccidere Lee Pon è stata una coltellata in pieno petto. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo: l'uomo sarebbe stato avvicinato in strada da cinque persone, forse suoi connazionali, e ucciso con alcune coltellate all’addome. La polizia, a cui sono stati delegati gli accertamenti, sta ascoltando testimoni e analizzando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona. L'obiettivo è ricostruire i movimenti del branco.