Roma
Roma, malato di invecchiamento precoce operato al cuore. Intervento record
Eseguito con successo il primo intervento al mondo su di un paziente affetto dalla rara malattia
Malato di "invecchiamento precoce", il 23enne Sammy Basso operato con successo al San Camillo. Operazione da record; è il primo intervento al mondo su paziente affetto da progeria.
La procedura, il trattamento di una stenosi calcifica severa della valvola aortica per via trans-catetere, è stata eseguita dall'equipe cardiochirurgica guidata da Francesco Musumeci e coadiuvata da Roberto Violini, cardiologo interventista, e da Elio D'Avino, cardio-anestesista. ammy Basso, 23 anni, è affetto da una patologia che conta circa 100 casi conosciuti in tutto il mondo, e da anni è seguito per la sua malattia in America, presso il Boston Children's Hospital. La patologia sviluppata nell'occasione da Basso, che è tra i pazienti più longevi con questa malattia, è infatti caratteristica del paziente anziano. Il restringimento della valvola è una patologia che progredisce rapidamente, fanno sapere i sanitari, per cui in un arco di tempo relativamente breve avrebbe potuto causare la morte del paziente. L'unica terapia consiste nella sostituzione della valvola calcificata con una protesi valvolare fatta con tessuto biologico.
"Per la prima volta al mondo ci si è trovati ad affrontare questa patologia in un paziente con progeria", hanno detto i medici, illustrando luendì l'intervento del 28 gennaio scorso al San Camillo. La difficoltà era quelladi decidere se un trattamento era possibile e quale sarebbe stata, tra le diverse opzioni, quella più appropriata: chirurgia convenzionale a cuore aperto o trattamento trans-catetere? E in quest'ultimo caso, attraverso quale via introdurre il catetere: l'arteria femorale o la punta del ventricolo sinistro?
Dato l'alto grado di complessità anatomica "equindi l'elevato rischio chirurgico", delle perplessità sull'esecuzione dell'intervento erano state espresse dal centro americano dove Sammy è in cura. A questo punto la decisione di rivolgersi al professor Musumeci per una ulteriore opinione. Dopo un'attenta analisi del caso, il team del San Camillo ha ritenuto l'intervento fattibile per via trans-catetere, "mediante l'introduzione del catetere attraverso la punta del ventricol osinistro", spiegano i sanitari, anche se con un rischio molto alto perle caratteristiche cliniche dei pazienti con progeria e la complessità anatomica del caso.
L'intervento è stata effettuato attraverso una piccola incisione nel torace di sinistra, che ha consentito l'esposizione dell'apice del ventricolo dove è stato introdotto il catetere che alla sua estremità aveva la protesi valvolare. La protesi valvolare, non appena nella giusta posizione all'interno della valvola nativa stenotica, è stata espansa come uno stent, gonfiando un pallone che era al suo interno. La procedura è stata eseguita in anestesia generale, senza però l'ausilio della circolazione extracorporea.
L'intervento, hanno spiegato i medici, "si è svolto senza alcuna complicanza e con un risultato finale eccellente".