Roma, massacra donna con martello e ammette: “Uccisa perché volevo altra coca"
Il rifiuto di comprare la droga ha scatenato l'ira omicida dell'uomo
Massacrata a colpi di martello perché non voleva comprare altra cocaina. L'uomo autore del terribile omicidio del quartiere Statuario confessa, parlando davanti ai carabinieri.
Secondo quanto ricostratito dal racconto dell'uomo, i due convivevano come amici da circa 8 mesi in via Corigliano Calabro 27 a casa della donna, E.P. 57 anni, che lo aveva accolto in un momento di difficoltà economica. L'uomo è un 42enne originario di Terracina, autotrasportatore e con precedenti per furto e ricettazione, da alcuni mesi era senza lavoro. Secondo quanto riferito ai carabinieri, domenica sera, alle 23 circa, erano a casa e avendo terminato la cocaina di cui facevano uso, l'uomo ha chiesto dei soldi per comprarne altra. A scatenare l'ira omicida dell'uomo il rifiuto della donna, colpita in testa con un martello fino alla morte.
Il 42enne avrebbe poi preso l'automobile della donna ed ha iniziato a girovagare fino a raggiungere Latina, dove secondo le sue prime intenzione avrebbe dovuto togliersi la vita. L'uomo ha però cambiato idea e nella mattinata di lunedì si è consegnato ai carabinieri della stazione di Latina. Sentito dal Pm De Luca della Procura di Latina, E.R ha confermato il racconto ed è stato portato nel carcere di Latina.
E mentre l'uomo si consegna ai carabinieri, sui social esplode l'allarme per lo smarrimento di "Eva", pincher appartenente alla vittima ed apparentemente sparito: "Il cane della signora che è stata uccisa non è stato trovato nell’appartamento. Si chiama Eva è un pincher, buona, se chiamata si lascia avvicinare", si legge nel post del gruppo Facebook "cittadini Statuario-Capannelle". Tanti i commenti e le condivisioni tra i cittadini del quartieri.