Roma

Roma, mercatini abusivi e tavolini selvaggi. Raggi contro Alfonsi.

Arriva il nuovo piano per il commercio nelle aree pubbliche: via le bancarelle dal centro

Centro storico in mano a mercatini abusivi, bancarelle e “tavolini selvaggi”: Raggi e la mini-sindaca del I Municipio in guerra per la gestione di piazze e vie del turismo.

 

Un botta e risposta che non sorprende i romani, che durante la scorsa estate hanno avuto modo di incontrare più volte la Polizia Locale intenta a smantellare sedie e tavolini “di troppo” nei ristoranti del centro storico. Una politica capitolina partita già da mesi e che vuole riportare ordine nella zone che richiamano più turisti.

Ora il sindaco Raggi chiede la collaborazione di tutti, ma non disdegna frecciatine all'opposizione. Il I Municipio, infatti, è nelle mani di una presidente del Pd, Sabrina Alfonsi, che da 4 anni ricopre la carica di mini-sindaca.

"Invito la presidente del Municipio I a uscire dall'ambiguità e ripristinare il decoro nel Centro storico", ha dichiarato Raggi durante la presentazione del nuovo regolamento che tutela legalità e decoro per il commercio nelle aree pubbliche.
"Non vorrei che le pastoie burocratiche fossero una scusa per coprire una mancanza della volontà politica. Sono oltre 4 anni che il Municipio I ha una guida monocromatica ben precisa eppure sembra che ci siano delle difficoltà nell'attuazione della ricostruzione del decoro. Ora con queste delibere ha uno strumento in più", ha concluso Raggi facendo riferimento alle parole della stessa Alfonsi, intervistata nei giorni scorsi, che aveva parlato esplicitamente di “pastoie burocratiche”.

Non ha tardato ad arrivare la risposta della mini-sindaca del Pd: "L’unica maggioranza “monocromatica” a Roma ce l’ha Virginia Raggi in Campidoglio, e mi pare che non la sfrutti come potrebbe, visto lo scarsissimo numero di atti licenziati dall’Assemblea Capitolina in oltre un anno e mezzo di Governo della città. Quella del Primo Municipio è una maggioranza composita che comunque non ha mai registrato una flessione, come invece succede ormai di frequente nei Municipi a governo M5S. Nel merito, la Sindaca fa confusione perché non conosce i Regolamenti e le procedure e quindi li cita a sproposito. Mischiare, come fa nelle sue dichiarazioni alla stampa, il Regolamento del Commercio su Area pubblica con i Piani di massima occupabilità ne è la dimostrazione. Da parte mia nessuna ambiguità", ha dichiarato in una nota Alfonsi.

Ma nel M5S sono in molti a ritenere che la presidente del I Municipio non abbia fatto abbastanza per ripulire il centro storico: “La Alfonsi in quattro anni non ha fatto nulla per liberare i marciapiedi del I Municipio da merci contraffatte, tavolini e bancarelle. La situazione è rimasta immutata ed è sconcertante come ancora la mini-sindaca del Pd abbia voglia di fare polemica. Piuttosto si metta a lavorare. Prenda esempio da via Tuscolana. Dopo vent’anni di immobilismo grazie al nuovo regolamento del commercio su area pubblica abbiamo restituito al VII Municipio ordine e decoro, e non è che l'inizio. Ci auguriamo che lo stesso avvenga anche per il centro storico", scrive su Facebook il consigliere comunale M5S Maria Teresa Zotta.

Intanto Raggi ha presentato in Capidoglio il piano per la delocalizzazione delle bancarelle a Roma.
Su via Tuscolana sono stati liberati già 17 posteggi a rotazione e 3 posteggi fissi: “Si sta avviando la delocalizzazione di alcuni posteggi lungo via Appia, mentre nel XV Municipio, a Ponte Milvio, invece si sta provvedendo a riorganizzare 10 postazioni”, spiega il Campidoglio.

"Con la delibera 30 - ha aggiunto Raggi - abbiamo deciso di dare attuazione alla delocalizzazione delle bancarelle che occupano i marciapiedi, impedendo la fruizione della città da parte dei residenti e cittadini, e causando le lamentele dei commercianti che non hanno la giusta visibilità per loro vetrine, inoltre in alcune situazioni le bancarelle ostacolano la buona visibilità degli automobilisti quando sono collocate troppo vicino agli incroci".

Raggi ha chiarito più volte durante la conferenza stampa che “nessuno perderà il posto di lavoro” e che le postazioni selezionate sono “adeguate” e scelte, dove possibile, di concerto con i commercianti.