Roma
Roma Metropolitane distrutta dal Comune, furia Pd: “M5S faccia qualcosa”
I consiglieri comunali Pd Piccolo, Baglio e Zannola: “A giorni la messa in liquidazione, da Giunta Raggi silenzio”
Roma Metropolitane sull'orlo del baratro, il Comune M5S se ne dimentica e il Pd va su tutte le furie: “A giorni la messa in liquidazione, da Giunta Raggi rompa il silenzio e pensi ai 150 dipendenti che rischiano il posto di lavoro”.
Tra Pd ed M5S non sembrerebbe esserci aria di accordo stile Governo Conte bis su Roma date le continue bordate lanciate dalle due parti. L'ultimo motivo di scontro è la questione Roma Metropolitane, per il quale, secondo i dem, il Movimento 5 Stelle sia la quasi del possibile prossimo falliemnto.
“Dagli atti cui abbiamo avuto accesso, risulta evidente come la causa della situazione di Roma Metropolitane sia dovuta all'inerzia della Giunta comunale – dichiarano i consiglieri comunali Pd Ilaria Piccolo, Valeria Baglio e Giovanni Zannola – che da 3 anni sta distruggendo le partecipate romane. Ancora oggi la giunta è in silenzio bloccata dalla propria incapacità. Anni di lavoro al servizio della città e 150 dipendenti sono sull'orlo del baratro mentre l'amministrazione comunale non si degna di emettere segnali di nessun genere”.
“Il 30 settembre – continuano i consiglieri – è stata convocata l'assemblea ed è l'ultimo giorno per decidere il destino di Roma Metropolitane e delle sue maestranze. Che intenzioni ha l'amministrazione capitolina? Salvarla e rilanciare le opere o lasciarla morire? Ricollocare i dipendenti o abbandonarli alla disoccupazione? Trasferire i compiti in capo all'azienda ad altre società o semplicemente depennarli dagli obiettivi della mobilità capitolina? In ballo, c'è il proseguimento della Metro C e l'adeguamento delle linee A e B, per cui Roma Capitale ha a disposizione 425 milioni del ministero che non è ancora riuscita a spendere”.
“La giunta esca dal silenzio – concludono i dem – e dica quali sono le sue intenzioni per il futuro di Roma Metropolitane e dei suoi dipendenti. Qualsiasi siano le decisioni prese, è giusto che la città e i lavoratori dell'azienda ne siano presto messi a conoscenza”.