Roma

Roma, miracolo al Gemelli: nata una bambina operata in utero per spina bifida

La diagnosi è stata fatta a soli 25 settimane di gestazione. La complessa operazione ha impedito che la bambina subisse ulteriori complicazioni

All'ospedale Gemelli di Roma è avvenuto un miracolo: è nata una bambina che era stata precedentemente operata in utero a causa di una spina bifida. La piccola è nata alla 36esima settimana con un taglio cesareo. Ora sta bene, ed è affidata alle cure delle Uosd di Spina bifida e Uropatie malformative del Gemelli.

La diagnosi era stata fatta intorno alla 25esima settimana, grazie ad una risonanza magnetica. L'analisi aveva mostrato un mielomeningocele lombosacrale di circa 2 cm con ventricolomegalia cerebrale e dislocamento verso il basso del cervelletto. In parole per i non addetti, la bambina aveva la spina bifida e il tubo neurale del feto non era si era chiuso correttamente. Per cui c'è un problema neurologico a cui si aggiungono possibili danni dovuti all'esposizione del liquido amniotico.

Cosa rischiava la bambina

Una simile patologia può portare al bambino che sta per nascere difficoltà motorie, paraplegia, idrocefalo, dislocazione verso il basso di cervelletto e tronco encefalico, disfunzione della vescica e dell’intestino, deformità ossee, possibili ritardi cognitivi e disfunzioni sessuali.

L'operazione

I medici hanno deciso di operare direttamente in utero, senza aspettare che piccola nascesse, così da limitare il più possibile i danni. “Trattare questo problema in utero - ha spiegato il professor Marco De Santis, associato di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica - previene dei danni ulteriori che nel corso della vita prenatale si possono avere sulle strutture nervose, soprattutto sul cervelletto. Fare l’intervento in utero è sicuramente un modo per ridurre alcune di queste disabilità”.

L'operazione, condotta dall'equipe guidata dal professor De Santis, dalla professoressa Lucia Masini e dai medici Daniela Visconti, Francesca Turchiano, Francesca Agresta Francesca, Gianpiero Tamburrini e Luca Massimi e Federico Bianchi, è stata un successo.

La nascita della bambina

I restanti mesi della gravidanza sono passati senza particolare complicanze da parte della madre e della bambina, che è nata alla 36 settimana, con il cesareo. Ora la bambina è in cura presso lo Uosd di Spina bifida e Uropatie malformative del Gemelli, dove si curano queste patologie prima e dopo la nascita.