Roma

Roma, nuova bufera su Ama: la segreteria del presidente ricarica l'auto gratis

Pieno gratis per la smart della segretaria del presidente Pace. Santori: "Il presidente si dimetta". L'Ugl: "Denuncia in Procura"

Una nuova bufera sull'Ama. Con l'emergenza rifiuti ancora in alto mare e una marea di disservizi che vede la municipalizzata del Comune di Roma per i rifiuti, un nuovo caso sta scuotendo l'Azienda di via Calderon de la Barca. La segreteria del presidente, Daniele Pace, è stata pizzicata mentre ricaricariva la sua fiammante smart elettrica alle coloninne destinate ai mezzi aziendali. Tutto gratis.

Il pieno della smart? Lo pagano i romani

Pieno assicurato durante le ore di lavoro a costo zero. Una situazione che ha fatto scattare l'allarme rosso e chiamato Ama a una difesa rabberciata della segretaria di presidenza: "Ama incentiva la mobilità sostenibile". Peccato che la sostenibilità sia legata a doppio filo con i mezzi aziendali e non privati dei dipendenti. Ma d'altronde dall'Azienda che ha il più alto caso di furti di carburante nei depositi di tutto il Comune di Roma la ricarica aziendale gratis sembra una barzelletta. Anche se viene pagata dai romani con le tasse e la Tari più alta d'Italia.

Santori, Lega: "Dimissioni immediate per Pace"

Di siuro però le giustificazioni dell'Azienda non hanno placato le polemiche, anzi, ora arrivano le cannonate su Ama peggio di quelle che da mesi tutti gli organi di informazione del mondo per l'emergenza rifiuti perennemente irrisolta. "Cambiano i consigli di amministrazione, direttori generali, capisquadra ma lo scandalo dell'Ama non finisce mai e il suo Presidente Pace, nominato da Gualtieri, è sempre lì. Il sindaco Pd continua a cercare di gettare fumo negli occhi dei romani, annunciando rivoluzioni aziendali e assunzioni, ma le uniche cose certe, a oggi, sono due: la Capitale è sommersa dai rifiuti, con topi e gabbiani che banchettano nei cassonetti, e il presidente dell'Ama e la sua segreteria restano inchiodati alla poltrona, quando, se non altro per decenza, avrebbero dovuto essersi dimessi da tempo". È quanto dichiara Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, in merito all’odierna vicenda riguardante l’utilizzo, a spese dei romani, della ricarica elettrica per il mezzo privato della segretaria del presidente di Ama."Dopo la vicenda Ruberti, prima cacciato e poi riassunto alle dipendenze di Gualtieri con un doppio incarico che incidentalmente cuba lo stesso stipendio che aveva da capo di gabinetto del Sindaco, purtroppo Gualtieri continua a difendere, a tutti i costi, il presidente di Ama Pace, dimostrando tutta la sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo di primo cittadino sia nella scelta delle persone sia per l’incapacità di governare la città. E a pagarne le conseguenze di tutto questo disastro sono tutti i cittadini romani conclude Santori.

Ugl sul piede di guerra: "Denuncia in Procura"

"Da quando l’energia elettrica è gratis? - così Marco Iannarilli, Segretario provinciale Roma Ugl-Psa - Il caso della segretaria del presidente Ama che utilizza le colonnine dell’azienda pubblica per uso privato, senon è peculato ci si avvicina molto. Ancora più ridicola la risposta, "promuoviamo la mobilità sostenibile". Non si può invocare la legalità a fasi alterne e applicare la logica dei due pesi e due misure. Le dimissioni sono il minimo. In attesa di una soddisfacente risposta dei vertici aziendali e fatti gli accertamenti del caso, ci riserviamo, a tutela del patrimonio pubblico, di depositare presso la Procura della Repubblica un esposto circostanziato”.