Roma
Roma: Pd e Cinque Stelle in lite su chi si intesta il parco di Tor Marancia
Alfonsi e Veloccia: "Finalmente inauguriamo". Diaco: "E' il frutto del nostro lavoro"
Toni trionfalistici dal Comune di Roma: “È stato inaugurato e finalmente aperto, questa mattina, un nuovo stralcio del Parco di Tor Marancia: 13 ettari di verde pubblico con ingresso in via di Grotta Perfetta”. Il controcanto del Cinque Stelle è affidato a Daniel Diaco: “A Tor Marancia il Pd fa la cicala con il nostro lavoro".
Fatto sta che chi ci guadagna sono i residenti, motivo per cui due assessori, Veloccia e Alfonsi hanno sfidato il caldo e l'erba bruciata dalla calura per tagliare il classico nastro.
Spiega il Campidioglio: “L’apertura del Parco, attesa da molti anni, è stata resa possibile dal nuovo accordo tra Roma Capitale e il Consorzio Tormarancio in cui vengono definiti i termini per l'apertura al pubblico dell'area verde, quelli relativi al comodato delle aree ancora non cedute a Roma Capitale e alla gestione delle attività di manutenzione dell’area”.
Diaco: "Ci hanno lasciato un patrimonio inagibile"
Replica il vicepresidente della commissione Ambiente, Diaco: “Le cicale, targate Pd, ci avevano lasciato un enorme patrimonio verde ma inagibile, bloccato da questioni burocratiche che ne impedivano l'apertura. Come formiche, insieme a Virginia Raggi abbiamo lavorato per restituirlo ai cittadini: basta una breve ricerca per sapere che ne avevamo riqualificato una parte già a giugno 2018, e su un'altra ancora abbiamo lavorato fino alla fine della consiliatura. Adesso le cicale sono tornate, tagliano i nastri che sono frutto del nostro lavoro sul Parco, e dicono che siamo stati noi a 'immobilizzare' la città mentre loro adesso riaprono tutto. La faccia tosta di Gualtieri e soci non ha limiti”.