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Fedez, la Procura chiede proscioglimento dall'accusa di calunnia al Codacons
Fedez è stato sentito oggi in aula nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Marisa Mosetti, come chiesto dai suoi difensori: "Sono sereno"
La procura di Roma ha chiesto il proscioglimento per Federico Lucia, in arte Fedez, nel procedimento che lo vede imputato per l'accusa di calunnia ai danni del Codacons.
Fedez è stato sentito oggi in aula nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Marisa Mosetti, come chiesto dai suoi difensori, e ha risposto alle domande per un’ora e mezzo difendendosi dalle accuse.
La vicenda
Al centro della vicenda le accuse mosse dal rapper all’associazione dei consumatori su un banner pubblicato nel 2020 sul sito del Codacons in tema di coronavirus.
Le parole del rapper
“Sono molto sereno - ha detto il rapper entrando nella città giudiziaria - E’ come prima delle interrogazioni a scuola. Non dico nulla altrimenti mi dimentico quello che devo dire. Adesso devo rimanere concentrato”.
L'ironia sui social
Nel frattempo, il rapper non perde il suo spirito ironico e utilizza i social per commentare la situazione. Su Instagram, con un post intitolato "un giorno in pretura, proteggimi”, annuncia il suo viaggio a Roma per “l’ennesimo processo inutile contro quella associazione inutile”.
La replica del Codacons
Fedez continua a giocare con i social e imita la famosa serie animata ‘Mignolo e Prof’. Nella storia il rapper mostra una collaboratrice che chiede: “Prof, che cosa facciamo questa sera?”. La risposta è un chiaro riferimento alla battaglia legale in corso: “Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo. Cercare di non farci condannare dal Codacons". Si vede poi il rapper conversare con un dipendente dell'albergo: "Una piccola domanda per un sondaggio Istat: nella diatriba Fedez - Codacons, lei per chi ti fa?", chiede l'artista. La risposta è a favore di Fedez che, infine, a torso nudo ironizza sulla presunta invidia del presidente del Codacons per i suoi addominali.