Roma
Roma Pride, i carri arcobaleno invadono la città. Parata per i diritti lgbt
Dal Muccassassina al bus inglese, la marcia diventa uno show
Roma Pride, parata per i diritti lgbt e carri allegorici. Esplode la festa tra le vie della città.
Marcia pacifica tra colori e costumi, si avvicina la maxi sfilata del 10 giugno per rivendicare i diritti delle lgbtqi (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer e intersessuali). Una sfilata che, con orgoglio e determinazione, rappresenta il momento di maggiore visibilità della comunità, che da anni richiede l’uguaglianza di diritti. Una marcia festosa, colorata, pacifica e ma anche carica di richieste alla politica e alle Istituzioni, in condivisione con l’intera città. Quest’anno ben 15 carri allegorici, rappresentativi della comunità lgbtqi e non solo, sfileranno in corteo, muovendosi in un percorso da Piazza della Repubblica a Via dei Fori Imperiali. Partenza in programma alle ore 16.00 con gli interventi, al termine della parata delle Associazioni del Coordinamento Roma Pride. A conclusione di una settimana di eventi culturali, politici, artistici e ludici nella Gay Croisette di Via San Giovanni in Laterano. Come ogni anno il Coordinamento Roma Pride ha chiesto agli organizzatori dei Carri in parata di non utilizzare schiume e bolle di sapone ma di essere per quanto possibile ecosostenibili, usando quindi solo ed esclusivamente materiale ecologico, come ad esempio coriandoli di carta riciclata.
Quindici carri ecosostenibili, con coriandoli, carta riciclata e l'immancabile bandiera arcobaleno. Ma non solo, ecco una lista ed una breve descrizione di alcuni carri in Parata.
1) Il bus inglese a due piani del Coordinamento Roma Pride, rosso e con gli striscioni colorati e rainbow che diventa il palco degli interventi a fine Parata. Di grande rilievo politico quest’anno la presenza al suo seguito del sindacato USB con una nutrita e colorata rappresentanza dei Vigili del Fuoco.
2) il Carro del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, in tema con la campagna di comunicazione di quest’anno, con tutte le volontarie e i volontari che indossano la maglietta con lo slogan “Scopriamoci – Corpi senza confini”. Al seguito le rappresentanze di Vodafone e American Express che partecipano al Roma Pride dopo una campagna divulgativa interna ed esterna di grande valore.
3) per la prima volta in Parata il carro dell’Ambasciata del Canada, con al seguito la delegazione del Quebec e le rappresentanze delle Ambasciate di Australia, Spagna, Regno Unito e Germania, tutte le ambasciate che hanno concesso il patrocinio alla manifestazione. A questo spezzone fortemente internazionale e indicatore della valenza internazionale della manifestazione prenderanno parte anche i rappresentanti dell’ UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) – Ufficio regionale per il Sud Eutropa e di UN-GLOBE (gruppo delle Nazioni Unite che si occupa della non discriminazione sul lavoro degli impiegati lgbtqi e nelle operazioni di peacekeeping.
4) il carro Degender – Communia, in rappresentanza dei collettivi e degli spazi sociali della capitale, dell’universo composito dell’occupazione e dell’autogestione, del femminismo, del trans femminismo e del mondo queer.
5) il carro della Cgil, che è da anni ormai presenza politica costante del Roma Pride.
6) il carro delle pompe funebri, che, con estrema ingegnosità e intelligenza, ha prodotto una sua campagna di comunicazione per il Roma Pride, divertente e di sicuro impatto, sposando le tematiche del Roma Pride con euna scenografia di forte impatto. Una lapide con un epitaffio, lo slogan “Seppelliamo l’omofobia”.
7) il carro Muccassassina, “We are the wonderland”, un tripudio di scenografie che richiamano la favola di Alice nel paese delle meraviglie con drag queen, gogo boys e animazione da favola e che richiamano il party finale di chiusura del Roma Pride al Gay Village.
Partecipano inoltre alla sfilata i carri di Agedo, il mezzo elettrico che accompagna lo spezzone delle Famiglie Arcobaleno, di Arcigay Roma, dell’Associazione Hulahoop, il carro “Da vicino nessuno è normale”, il mezzo elettrico di New Citology, il carro del festival “Nostri i corpi nostre le città”, a dimostrazione dell’anima eterogenea che ogni anno vivacizza la manifestazione Roma Pride.
In serata il Party ufficiale di chiusura del Roma Pride 2017, “Adoro – We are the wonderland” al Gay Village.