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Roma
Roma Pride, parata arcobaleno al via. Gay, lesbiche e trans invadono il centro

Gay, lesbiche e trans invadono il centro storico "armati" di carri arcobaleno. Torna il Roma Pride in una nuova spettacolare edizione.

 

Prenderà il via il 2 giugno un'intera settimana dedicata al mondo Lgbt, ma non solo, fatta di dibattiti, incontri e party serali. Ad inaugurare i 7 giorni ricchi di eventi del Pride Carmen di Pietro, madrina d'eccezione che aprirà le danze nella serata di sabato. Poi ancora in programma film, musica e confronti incentrati sull’incontro tra tutte le diversità. Attessisima l'ormai tradizionale sfilata dei carri arcobaleno, pronti a darsi appuntamento sabato 9 giugno, ore 15:30, in piazza della Repubblica, per reclamare l’orgoglio e la libertà della comunità Lgbt, contro ogni discriminazione o stereotipo. Novità assoluta di quest'anno è la "Brigata Arcobaleno", il corteo interamente dedicato ai partigiani morti in nome della resistenza. "Ci sentiamo parte di quella lotta - ha dichiarato Sebastiano Secci, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride - e protagonisti della nostra battaglia, diversa ma idealmente affine, iniziata a Stonewallil 28 giugno del 1969 contro ogni forma di oppressione, prevaricazione, omologazione e normalizzazione delle nostre identità, dei nostri orientamenti affettivi e sessuali e delle nostre specificità, in una parola una lotta quotidiana contro ogni forma di fascismo. Siamo orgogliosi della scelta di tante istituzioni, nazionali ed estere, di dare il patrocinio alla nostra manifestazione, segno di come il Pride venga sempre più vissuto come una festa per l'intera collettività".

In occasione del 9 giugno è stata inoltre annunciata la partecipazione del presidente della Regione Lazio Zingaretti, che ancora una volta si schera al fianco delle battaglie della comunità arcobaleno. “Saremo alla sfilata del 9 giugno, lo faremo sostenendo politicamente il Pride e tutto ciò che c’è intorno - annuncia con orgoglio Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio - Quando parliamo di diritti abbiamo l’obbligo di mettere al centro la persona, con le sue complessità e i suoi bisogni.  I diritti si modificano nel tempo, se ne creano di nuovi e alle istituzioni corre l’obbligo di saper interpretare, leggere la realtà e provare a trovare soluzioni. In questi anni di governo i temi posti dalla comunità Lgbt sono stati affrontati con questo spirito: penso alla prima casa di accoglienza per chi è stato cacciato di casa o chi è vittime di violenza, aperta nel 2016, penso ai tanti progetti di sensibilizzazione e formazione sul tema del rispetto alle differenze, penso alle prese di posizione, chiare e senza indugi, nei casi di aggressione e intolleranza, penso alla legge già depositata e che andremo ad approvare in Consiglio regionale contro la transomofobia. La qualità di una società e della democrazia passa anche, e forse soprattutto, per l’ampiezza dei diritti che ognuno può esercitare. Per tutte queste ragione sia il sottoscritto che il Presidente Zingaretti sfileremo al gay pride”.

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