Roma
Roma Pride, si scaldano i motori per il 30mo anniversario dell'orgoglio LGBTQ
Il Roma Pride 2024 è pronto ad attraversare le strade della Capitale a 30 anni di distanza dal primo storico Pride italiano del 1994
Il Roma Pride 2024 è pronto ad attraversare le strade della Capitale a 30 anni di distanza dal primo storico Pride italiano del 1994. “30 anni di orgoglio”.
Questo è lo slogan che ricorda la strada percorsa e la direzione che si intende continuare a percorrere ed è rappresentato dal lavoro dell’artista internazionale colombiano Santiago Olivares meglio conosciuto come SakoAsko.
L'orgoglio
L’opera raffigura un albero maestoso che rappresenta la comunità LGBTQIA+, salda nelle sue radici che continua a crescere rigogliosa nonostante gli attacchi e le violenze subite nel corso della sua storia.
Il manifesto
Ogni ascia rappresenta un insulto, un attacco subito da quanti in nome di un proprio culto o ideologia retrograda e profondamente conservatrice hanno cercato di bloccare la strada percorsa dalla nostra comunità che, seppur ferita, come quell’albero continua ad andare avanti e a crescere unita e rigogliosa.
Il portavoce del Roma Pride
Mario Colamarino, Portavoce del Roma Pride 2024, ha così commentato: ”Quest’anno celebriamo un traguardo significativo: 30 anni di orgoglio, di lotta e di progresso. Il nostro impegno per i diritti e l’inclusione continua più forte che mai, nella consapevolezza e responsabilità della strada percorsa da chi ci ha preceduto e della lunga strada ancora da percorrere. Viviamo in un Paese governato da chi cerca di riportare la nostra comunità indietro di cinquant’anni. Noi non lo permetteremo. Continueremo ad andare avanti e a lottare nella convinzione di una società più giusta che non lascia indietro nessuno. Questo manifesto incarna la nostra storia, la nostra forza, la nostra determinazione e la nostra intenzione di non arrenderci mai".
Il 15 giugno
"Il 15 giugno invitiamo tutti a partecipare e ad unirsi alla comunità LGBTQIA+ per ricordare i nostri 30 anni di orgoglio ma, soprattutto, per continuare a lottare per un futuro più equo, giusto, civile e migliore per tutti”, concludono gli organizzatori